Una stagione molto complessa, un futuro tutto da scrivere, senza più le certezze di un tempo. Perché la Roma non solo dovrà ripartire da una base societaria più strutturata, con un amministratore delegato in grado di fare ordine e riportare all’interno di Trigoria la giusta pianificazione, nelle ore in cui, tra l’altro, si sta decidendo la nuova guida tecnica. Ma bisognerà intervenire anche sul gruppo squadra, perché il cuore nevralgico dello spogliatoio rischia di cambiare profondamente, se non a breve ma molto probabilmente nel mercato estivo.
La nazionale italiana è già un lontano ricordo, specchio di un rendimento e delle difficoltà palesi che stanno affrontando con la Roma. E ora, nonostante una scadenza contrattuale molto lontana, il domani diventa più incerto. Qualcuno l’ha definita la “Banda del sesto posto” o la “Vecchia Guardia”, definizioni che hanno da sempre modo di innervosirli, ma Mancini e Cristante stanno ora ragionando se legare ancora il loro futuro professionale alla maglia giallorossa.
Di passare da capri espiatori non ne hanno più voglia, per questa ragione il loro agente Riso ha avuto modo oggi di incontrare la famiglia Friedkin in un lussuoso hotel del centro di Roma per fare il punto sul futuro dei suoi assistiti. Non solo per decidere le modalità di uscita per Ivan Juric, che appartiene alla stessa scuderia, ma per capire programmi e scenari futuri. La nuova guida tecnica ovviamente avrà voce in capitolo per definire al meglio gli uomini sui quali voler puntare, tra presente e futuro, ma loro in primis vogliono vederci chiaro, senza escludere di salutarsi al termine della stagione. (…)
Se Mancini e Cristante riflettono sul loro futuro, Pellegrini è pronto a fare lo stesso. Chi conosce bene il capitano giallorosso lo descrive come amareggiato e deluso, alle prese con la stagione più difficile della sua esperienza in giallorosso. Dopo Firenze era esploso in conferenza stampa, anticipando l’ipotesi di un clamoroso addio: “Se il problema fossi io sarei pronto ad andare via per il bene della Roma”. (…)
FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo / J. Mirabella