Al termine del match contro l’Udinese, l’allenatore della Roma, Daniele De Rossi, ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo:
CONFERENZA STAMPA La voglia di vincere è nell’ingresso di El Shaarawy? “Ho parlato con i ragazzi, ho detto scherzando che non avevo idea di cosa dovessi fare, non avevo mai preparato venti minuti di gara. Sapevo che probabilmente giocando con tanti attaccanti magari dopo solo un minuto dovevo fare cambi per dare più equilibrio o magari qualcuno doveva scaldarsi per non giocare nemmeno, ma c’è stata applicazione da parte di tutti i ragazzi. Ho messo Stephan perché più offensivo, però ho atteso, perchè l’altra volta l’Udinese era un po’ stanca soprattutto sulle fasce, oggi invece era pimpante. Poi è andata bene sul corner finale e non è che Stephan non abbia partecipato molto”.
Una grande esultanza per una vittoria importante. “Di solito sono più composto, anzi mi dispiace esultare così a Udine, una società che è sempre stata molto amica e che si è comportata bene, nulla contro di loro. Però il gol era importante in una partita importante, dimostrazione di una squadra forte, siamo andati spesso verso la porta, una squadra che vuole qualcosa se la va a prendere e talvolta viene ripagata dalla fortuna”.
Un giudizio su Cannavaro? “Penso che possa dare tanto, è un ex giocatore e un allenatore con un’intelligenza superiore alla media. Ci siamo scontrati l’anno scorso in una gara di 90’, ci ha messo in grossa difficoltà. Ho intravisto già quello che sa fare, penso che sia la persona giusta per tirare fuori l’Udinese da questa situazione, però sotto c’è gente come Nicola al quale non augurerei mai di andare in Serie B, l’Udinese mi sta simpatica, è un po’ scomoda la trasferta (ride, ndr), ma vi salverete”.
Prepartita vi siete detti qualcosa quando vi siete salutati? “Di solito non saluto mai l’avversario, oggi però era tutto diverso, Pairetto ci ha voluto incontrare tutti prepartita per chiarire di nuovo le regole di questo recupero e tutti quei dettagli inusuali. Dopo siamo rimasti una ventina di minuti da soli a parlare, ci sono anche Pinzi, mio amico fraterno, Paolo con cui ho condiviso l’Under 21 da compagno di camera. Non gli ho detto nulla nel post gara perché immagino lo stato d’animo opposto”.
SKY SPORT Com’è nato lo studio di questa partita?
“Un mix di tattica, dalla parte dove ha giocato Spinazzola avevamo trovato spazio, lì giocava Evan che aveva meno spinta, abbiamo messo un giocatore di spinta, il resto è stato più logico che tattico, ho tenuto in campo più giocatori possibili che potessero segnare individualmente, ho levato titolarissimi tipo Paredes e messo gente come Cristante, Pellegrini. Ho messo Angelino per i cross”.
Un’esultanza diversa… “Mi sto vergognando, mi prendono in giro tutti (ride, ndr). Sono proprio contento, a parte la classifica, è stato importante come morale, eravamo giù dopo la sconfitta contro il Bologna. Sono contento per i giocatori, si sono comportati in modo fantastico, c’è gente che è venuta qui sicura di non giocare e ha festeggiato, i cinque possibili sostituti li avevo già avvisati. C’è stata una partecipazione incredibile, una cosa che mi toccava da giocatore e lo fa da allenatore. Poi c’è stata polemica per quando avremmo dovuto rigiocare. Dispiace per aver vinto in uno stadio che ci ha trattato così bene. Noi siamo stati la prima squadra della storia del calcio italiano che si gioca una semifinale contro una squadra imbattuta e a cui è stato dato un giorno in meno per prepararla. Andremo a Napoli con un giorno in meno, ma le risposte dei giocatori mi fanno stare tranquillo, abbiamo una squadra di uomini meravigliosi”.
Questa vittoria cambia qualcosa nella preparazione a Napoli? “Cambia umore e classifica, ma abbiamo già iniziato a studiare il Napoli, non dovevamo preparare molto qui a Udine. Lo scorso anno il Napoli ha ammazzato il campionato, hanno individualità fortissime. La prepariamo come le altre, sperando che io azzecchi più mosse rispetto a Roma-Bologna, sarà una partita con alto tasso tecnico”.
29 punti come Mourinho, in 13 partite contro 20… “Guardo tutto tranne che la rincorsa o la gara a chi fa più punti. È evidente che stiamo facendo molto bene, anche se qualcuno si dimentica. Abbiamo riaperto un discorso che sembrava chiuso, non tanto per i punti da recuperare sul quarto posto, ma per quante squadre avevamo davanti. I ragazzi stanno facendo un lavoro incredibile, non penso che se fosse rimasto il mister (Mourinho, ndr) non avrebbero recuperato perché parte da loro e perché sono giocatori con un cuore enorme e chi ha un cuore enorme ha l’orgoglio dei campioni che tira fuori da quelle situazioni. Avrebbero tirato fuori la testa anche senza di me”.
DAZN L’urlo finale…
“È una gioia adrenalinica, una botta di felicità per tre punti importanti, la squadra ha fatto quello che dovevamo fare. Mi è piaciuto che abbiamo tirato 3-4 volte in porta, che abbiamo cercato la vittoria fino all’ultimo, sono sempre più innamorato di questi giocatori. Siamo felici per i tre punti importantissimi in una gara particolare, ci sono state discussioni, poi il calcio fa grandi regali”.
L’avete preparata così? “Sì, erano solo 20’, penso che era chiaro un po’ a tutti che la volta scorsa il finale sarebbe stato simile a questo con noi che attacchiamo, volevamo ricreare quell’atmosfera lì, con noi che volevamo far gol e loro che si sarebbero difesi. Mi è piaciuto che abbiamo tirato 3-4 volte in porta, poi è arrivato questo premio finale che ci rende felici”.
Siete entrati molto presto nel riscaldamento… “Ho detto ai ragazzi che non sapevo cosa fare (ride, ndr). Avrei potuto fare delle scelte bizzarre per una gara bizzarra, ho parlato con il mio staff e abbiamo alzato subito i battiti in riscaldamento, abbiamo preparato un riscaldamento classico ed eravamo già pronti. Non mi sentirei dire che eravamo più caldi di loro, ma siamo stati più bravi di loro anche se l’Udinese era dentro la partita”.
Tanti impegni nei prossimi giorni, ma avete il destino nelle vostre mani… “È importante, abbiamo partite difficili come l’Atalanta, hanno la finale di Coppa Italia e purtroppo recupereranno la partita con la Fiorentina quando la gente di testa starà già al mare e questo è strano, è un peccato. È un finale concitato, difficile, è per questo che ci siamo irrigiditi nel giocare oggi, il vero danno è nei confronti del Leverkusen, una squadra imbattuta che avrà un giorno in più per preparare una partita che per noi è già difficile di sé, è una cosa mai successa in Italia. La Roma ha dimostrato che è un gruppo forte, ora pensiamo al Napoli che è una squadra che ha ammazzato il campionato l’anno scorso, hanno la rosa più forte insieme all’Inter, li rispettiamo e faremo una grande partita con le forze che abbiamo, proveremo a fare del nostro meglio”.
Smalling… “Non sono sensazioni negativissime, se ha chiesto il cambio potrebbe essere un infortunio di qualche giorno, si aggiunge all’assenza di Llorente per Napoli (è squalificato, ndr), speriamo di recuperarlo il prima possibile”.
Cannavaro… “Mi fa un effetto incredibile, ci siamo incontrati anche l’anno scorso, ci vogliamo veramente bene. Avrei voluto incontrarlo domenica prossima nelle panchine della nostra città, ma sono contento che abbia questa opportunità. Aver vinto in uno stadio che ci ha trattato così bene un po’ mi dispiace, penso che Cannavaro abbia le carte in tavola per salvare l’Udinese, mi dispiace fare gli auguri a loro quando c’è il Frosinone di Di Francesco, l’Empoli di Nicola che stimo molto, ma a Fabio voglio molto bene”.
ROMA TV
“Siamo contenti, siamo felici. Era molto importante per i punti ma secondo me questa è una vittoria, in questa partita così strana, che si porta dietro delle le scorie anche mentali per la squadra dopo. Insomma eravamo abbastanza giù di morale dopo la sconfitta col bologna e ci dà grande iniezione di fiducia”.
Sia Cristante che Spinazzola hanno parlato di classifica… un po’ la pressione a questo punto della stagione si sente? “Io a loro l’ho ringraziati e anche dopo la partita col Bologna abbiamo analizzato. Ma io non gli posso dire niente. Questi sono ragazzi che da quando sono arrivato io, almeno, non mollano mai, non si fermano mai. Hanno perso la partita contro l’Inter e una che era quasi ininfluente a Brighton; sono stati, sono meravigliosi. Oggi hanno risposto di nuovo presenti come uomini non solo ma anche come calciatori, cioè con la testa; quelli che hanno giocato e quelli che erano stra sicuri che non avrebbero giocato neanche un minuto. Io vedevo Renato (Sanches, ndr), Zale (zalewski, ndr), Edo (Bove, ndr) a festeggiare con noi, contenti come se avessero segnato loro. Questo gruppo di persone meravigliose che non ci garantirà di arrivare in Champions, ma comunque garantirà loro di guardarsi allo specchio a testa alta sempre perché stiamo rincorrendo da tre mesi ed è abbastanza faticoso e ogni tanto essere un po’ scarico fisicamente o mentalmente ci può stare. Invece loro si ricaricano subito e rispondono, anche in partite così brevi dai grandi giocatori, grandi professionisti quali sono”.
Le qualità dell’uomo dei Rossi si conoscono; quell’applauso finale di tutta la squadra alla tifoseria dell’Udinese che cosa racchiude? “Racchiude la gratitudine, il rispetto alla vicinanza che loro ci hanno mostrato l’altro giorno non abbiamo avuto modo di ringraziarli a dovere perché eravamo molto distratti da quello che stava succedendo ad Evan e per fortuna si è dimostrato una cosa molto meno grave di quello che pensavamo in quel momento. Questa è la popolazione di gente per bene, se non sbaglio sono abbastanza amici con la nostra tifoseria, ma al di là di quello, voglio pensare che avrebbero reagito come il pubblico friulano anche la tifoseria, diciamo rivale, come la prossima che andiamo ad affrontare. Ecco io voglio sperare che al di là della rivalità e dell’odio calcistico ci sia poi un momento in cui la gente si ferma e si rende conto che c’è qualcosa di più importante: gli udinesi, i friulani, l’hanno dimostrato ed era il minimo ringraziarli e salutarli”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma / Sky Sport / Dazn / Roma TV