Lo slogan è venuto facile facile: «Roma, prendi Berardi». Almeno quanto l’equazione logica: Di Francesco sta a Berardi come Garcia sta a Gervinho. Ma lo stimolo della nostra giuria, sul quale vi chiediamo di pronunciarvi sul nostro sito, rischia di non essere recepito. Non perché la Roma non stimi Berardi ma perché il Sassuolo, che ieri ha confermato l’interessamento (ma non l’offerta) di Monchi, per liberare il suo giocatore più richiesto chiede molti soldi: c’è chi dice 40, chi 50, in ogni caso troppi per il livello del calciatore che cercano a Trigoria. Ancora di più, forse, dopo la serata vissuta ieri con l’Under 21.
L’ANALISI – Di giusto però c’è il profilo. Come erede di Salah, che oggi finalmente farà le visite mediche con il Liverpool, la Roma cerca preferibilmente un esterno mancino che sappia sfruttare il piede buono accentrandosi, quindi partendo dalla parte opposta. Del casting fa parte Rachid Ghezzal, ad esempio, che si libera a parametro zero dal Lione ed è monitorato dallo staff romanista ma non è una primissima scelta. Peraltro, trattandosi di un parametro zero, troverà presto casa, quindi Monchi deve affrettarsi se intende agganciarlo. Piace molto di più Thauvin del Marsiglia ma per costi (30 milioni) difficilmente si muoverà dal Marsiglia, che lo ha appena riscattato. E allora? Un’opzione ragionevole sarebbe Xherdan Shaqiri, ex Inter, in uscita dallo Stoke City. In Inghilterra ammettono i contatti ma a Trigoria assicurano che il giocatore, in definitiva ancora giovane, non interessa. Va invece seguita la traiettoria del giovane Adam Ounas, mancino classe ‘96 del Bordeaux. E’ nel mirino del Napoli ma Monchi è lì ad aspettare come possa andare a finire: viene da una stagione molto proficua in Francia. In corsa è poi Gregoire Defrel, di cui Monchi ha parlato al procuratore durante la trattativa per il riscatto di Lorenzo Pellegrini, anche per la capacità di occupare tutti e tre i ruoli dell’attacco (volendo anche il trequartista centrale nel 4-2-3-1).
CAMBIO – E qui entriamo nella terra di mezzo, visto che la Roma ha pure bisogno di un’alternativa a Edin Dzeko, essenziale nella scorsa stagione con i suoi 38 gol ma non inesauribile nelle energie. Oltre a informarsi su Defrel, che è stato vicinissimo alla Roma a gennaio, Monchi ha sentito i manager di Quincy Promes, olandese dello Spartak Mosca, valorizzato nell’ultimo campionato russo da Massimo Carrera. Costa una ventina di milioni ma può essere trattato. Il nome non è particolarmente famoso però il suo rendimento nel club e la sua esplosione in nazionale hanno attirato l’attenzione di tanti dirigenti, non solo della Roma. E Dolberg, giovane rampollo dell’Ajax? Magari, dicono a Trigoria. Ma al di là delle dichiarazioni del ragazzo, che ha annunciato di voler vivere un’altra stagione di apprendistato ad Amsterdam, Dolberg ha già i grandissimi club europei dietro alle spalle. A 20 anni, vale già 25 milioni.
MANOVRE – Ad ogni modo in questo settore del campo, l’attacco, il rinforzo potrebbe arrivare in tempo per il ritiro di Pinzolo. In questo modo Di Francesco, che già non avrà a disposizione Rüdiger e Moreno (Confederations Cup) e Pellegrini (Europei Under 21), comincerebbe a immaginare un abbozzo di formazione titolare. E nell’attacco, che è il reparto più spoglio, userebbe Iturbe come esterno di riserva di destra aspettando che si materializzi una cessione.