Cosa non è andato nel primo tempo?
“Un disastro tecnico e tattico, sotto tutti i punti di vista. Non mi è piaciuta per niente la squadra, non mi è piaciuto l’approccio, arrivavamo sempre in ritardo. Nel secondo tempo la squadra ha avuto un altro approccio nonostante il risultato di 4-0, abbiamo messo in campo un’altra determinazione e un’altra intelligenza tattica che è mancata nel primo tempo”.
Sei gol subiti in due partite che sono arrivati con molte riserve in campo. La preoccupa questo dato? “Al di la dei gol, è la prestazione. Sono delle valutazioni importanti che farò nelle sedi opportune. I ragazzi che sono scesi in campo oggi erano chiamati a dimostrare qualcosa all’allenatore. Mi auguro che questa partita ci serva da lezione nell’approccio e nella preparazione della partita. Come ci si allena, poi si gioca. Dobbiamo alzare la qualità degli allenamenti insieme”.
Una questione più filosofica: è chiaro che serve tempo con un cambio di struttura, ma mancano 7 giorni all’Atalanta. Vede i tempi giusti per questo cambiamento o si è un po’ in ritardo? “C’è sicuramente tanto da lavorare ma non mi appoggerei alle questioni di filosofia ma agli atteggiamenti. Credo che le partite vadano valutate in modo differente. Non penso che spostare un uomo avanti o uno indietro possa dare più o meno equilibri. Siamo a 7 giorni dall’Atalanta e bisogna cancellare questo brutto primo tempo. Poi ognuno ha le sue opinioni, a Siviglia avevo visto una squadra nettamente in crescita, oggi siamo andati in crisi contro degli ottimi palleggiatori”.
Insiste molto sull’approccio, ma a calciatori come Fazio e Gonalons si può davvero insegnare a migliorare questo aspetto, al di là delle assenze e del fatto che la squadra è ancora incompleta? “Lo devo allenare, gli errori di oggi hanno determinato la partita. Non attacchiamoci agli episodi, ma questo ci deve far riflettere. Non mi aspettavo assolutamente un primo tempo del genere, nonostante tutti i cambi. Abbiamo trovato una squadra che ci ha massacrato, non abbiamo scuse. Arrivavamo sempre in ritardo. Anche se abbiamo giocato due partite ravvicinate e dovevo far riposare qualcuno. Le partite non si preparano ore prima, ma giorni prima. Lo devo far capire ai ragazzi. Avevamo preparato delle cose, abbiamo fatto in campo pressoché il contrario”.
In questo primo tempo la squadra ha faticato molto nel palleggio e anche la difesa come reparto, è tutto collegato? “Può essere un discorso singolo ma è anche collegato. Non esistono linee, oggi era più pressione che pressing, abbiamo fatto tante pressioni fatte male, la linea difensiva era sempre costretta a scappare e si sbagliava l’aggressione iniziale. Non c’è stato il palleggio ne una verticalizzazione di quelle che chiedo. Fortunatamente era solo un’amichevole. I giudizi ora saranno pesanti ma meglio prendere prima questi schiaffi, questa partita ci servirà da lezione e con l’Atalanta faremo una grande partita”.
Pensa che i giocatori abbiano sottovalutato la partita? Dalle due amichevoli ha tratto indicazioni per il mercato, visto il colloquio avuto a inizio partita con Monchi? “Con Monchi parlo sempre di tutto, parliamo anche di prosciutto e di altro. Ritengo che questa partita sia stata importante per le valutazioni del momento, in questo momento ci sono delle cose da migliorare e non mi piace fare valutazioni definitive. In base a questo dobbiamo continuare a lavorare sul nostro percorso e il mio obiettivo è far capire ai ragazzi che non esiste una gara presa sottogamba quando si indossa la maglia della Roma, questo è inaccettabile. Adesso non so se sia stata preparata bene o male, siamo stati in ritiro una settimana, mi sembra un paradosso. Sta a significare che le partite si preparano con la testa”.