Alle ore 13.45, Gian Piero Gasperini, risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Verona, in programma domani 28 settembre alle ore 15.00 allo Stadio Olimpico:
A parte Dybala e Bailey, sono tutti recuperati per l’Hellas Verona? Come valuta la terza partita in una settimana sul piano del recupero? Che tipo di turnover ha in testa? “Tutti recuperati a parte Dybala e Bailey. Non sono mai per un turnover molto ampio, in questo periodo c’è bisogno di giocare con continuità e fissare situazioni di gioco in cui stiamo crescendo. La squadra si sta esprimendo sempre meglio. Non c’è alcun problema fisico, quando stai bene puoi tranquillamente giocare. Ci sono 5 cambi a partita in corso, ti garantiscono di avere una squadra competitiva e fresca. Qualche cosa ci può essere in vista anche delle altre partite. La mia intenzione non è di modificare molto la squadra e le sostituzioni ti possono aiutare”.
Quattro vittore su cinque o è male, è la sua miglior partenza in carriera? “Non lo so, non ricordo le altre partenze. La nostra è una buona partenza sul piano dei risultati, però quello che mi preme di più è vedere una squadra che cresce ogni partita e che metta qualcosa di più. Vogliamo trovare qualche certezza in più dopo ogni partita da parte dei calciatori, prima di raccogliere dobbiamo seminare e lo stiamo facendo. Siamo contenti dei risultati perché ci aiutano, ma dobbiamo ancora far crescere la squadra, farla giocare meglio, renderla solida e continuare a inserire più giocatori affidabili”.
Come migliorare la fase offensiva? “Sulla partecipazione di tutti, sulle conclusioni ma anche nelle rifiniture e sulla costruzione del gioco, se lo fai riesce a essere più pericoloso. Il gol di Mancini contro il Nizza, al di là dell’importanza, è stato molto efficace per come ha attacco l’area. Da dietro ci arrivi X volte, in avanti molte volte di più, però rimango dell’idea che l’efficacia di tutta la manovra d’attacco può portare gli attaccanti a essere prolifici”.
A che punto sono Ghilardi e Ziółkowski? “Ghilardi e Ziółkowski stanno facendo bene, si stanno allenando bene e arriverà anche il loro momento. La loro sfortuna o fortuna per la Roma è che davanti hanno 4 giocatori che stanno facendo qualcosa di notevole e in questo momento Celik, Hermoso, Mancini e Ndicka sono un qualcosa di molto efficace e importante per la Roma, la situazione di squadra è sempre quella più importante”.
Chi è avanti tra Dovbyk e Ferguson nel dualismo che c’è tra loro? “Nessuno dei due è avanti, se la giocano sempre. Dovbyk sta crescendo dal punto di vista atletico, molto di più rispetto a quando abbiamo iniziato il ritiro. Sotto l’aspetto fisico e atletico deve essere in grande condizioni per mascherare alcune difficoltà tecniche che ha in questo momento”.
Può cambiare modulo rinunciando a uno dei centrali contro il Verona? “Possiamo giocare con un centrocampista puro in quel ruolo, oppure con un difensore che va a prendere l’avversario più alto. Cambia solo un po’ la caratteristica del giocatore, ma il tipo di scalata è lo stesso. Con l’Atalanta abbiamo fatto anche questo, però quando stai tanti anni hai più facilità nel fare delle variazioni. Dobbiamo consolidare alcune certezze e, piano piano, portarne altro come l’inserimento dei difensori che può essere importante. Partite come quelle di domani sono pericolose, se sei sterile e non hai spinta o energia, se non hai forza e non riesce a creare pericoli corri il rischio di perderle. Sono squadre che calciano molto bene e possono diventare pericolose, però arriviamo da una vittoria al derby, da un bell’esordio in Europa League e dobbiamo giocare su altri ritmi rispetto a Roma-Torino”.
Sembra di vedere ancora la Roma di Ranieri per quanto riguarda la fase difensiva… “Giudicate voi, io posso parlare di queste partite e non posso fare dei paragoni. Rimane il fatto che noi dietro da Svilar a Soulé ci sono 7-8 giocatori che sono molto affidabili e presenti, molto forti e competitivi. Per me rappresentano il nucleo portante di questa squadra, poi se riusciamo a inserire Pellegrini, Rensch e Tsimikas e tanti altri meglio, ma per ora il nucleo è questo. Quando devi difendere, devi portare a casa il risultato come è successo con Lazio e Nizza”.
El Aynaoui può ricoprire più ruoli a centrocampo? Il momento di El Shaarawy? “El Aynaoui può fare tutti i ruoli del centrocampo. Dobbiamo andare avanti forte con tutto quello che abbiamo. El Shaarawy è stato il più giovane a esordire con il Genoa, da lui voglio vedere ancora certe iniziative”.
Come sta Pellegrini? Lei ha detto che avrebbe provato a recuperarlo e se la società è intenta anche lei a farlo? “La società è contenta quando i giocatori fanno bene. La risposta più importante l’ha data Pellegrini. Ha fatto bene nel derby ma non solo per il gol. Ma se pensiamo che il problema sia risolto ci sbagliamo, lui deve ritrovare continuità, forza carattere e personalità. E sono caratteristiche che ha. Deve entrare nel gruppo di quegli 8/9 che dicevo prima”.
Tsimikas può diventare una soluzione stabile a sinistra o pensa di gestirlo in base alle partite? “Non è un problema se gioca Tsimikas o Angelino. È un problema solo se la Roma va male. Tsimikas è un buon giocatore? Sì, ha giocato nel Liverpool e quindi non ci darà una mano. Non può essere un problema se uno gioca titolare o meno. Quelli che entrano a mezz’ora, un quarto d’ora alla fine cosa sono? Riserve? Tsimikas ha dimostrato di essere subito pronto, ora contiamo su un giocatore in più che ci sarà molto utile. Abbiamo la fortuna di avere due giocatori validi che facciamo giocare a seconda dei momenti e delle gare”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – dall’inviato a Trigoria R. Molinari











