Alle ore 13.00, Claudio Ranieri, risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Cagliari, in programma domani 16 marzo alle ore 16.00 all’Olimpico:
“Prima di iniziare con le domande, volevo tornare sull’espulsione di Hummels. Avevo fatto quella dichiarazione perchè avevo visto l’immagine dal telefonino e non tutta la dinamica. Credo l’espulsione sia un pochino forzata, non ci sono tutti e 4 i parametri per dire che è una chiara occasione da gol. Credo sia stata severa, la poteva dare come poteva dare il giallo. In una partita più particolare magari avrebbe dato il giallo e nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Turpin lo vorrei sempre, così come il francese. Sono decisionisti, a me piacciono questi tipi di arbitri. Non è andata per il verso giusto, siamo dispiaciuti ma questo è il calcio. Di solito non faccio mai interviste dopo la coppa, ma sapete che Cagliari per me è particolare, per cui mi piaceva ribadirlo”.
Kone e Saelemaekers sono stati poco coinvolti, anche Pellegrini, nei 180′ tra andata e ritorno. Cosa è successo? Si comincia a ragionare per il futuro? “Il futuro è domani e sicuramente ragioneremo. Ho a disposizione 26 giocatori e sapete che l’allenatore può fare 5 cambi. Capisco che per voi fa notizia, ma per me no, ho l’opportunità di cambiare in corsa. A Bilbao avevo bisogno di determinati tipi di giocatori, poi la strategia non si è potuta fare. Sono giocatori fortissimi che sono nella mia testa per fare forte la Roma. Per me non c’è nessuno problema”.
Cosa si può fare per mettere Dovbyk nelle migliori condizioni? Perché a Bilbao lo ha tolto dopo l’intervallo? “L’ho cambiato quando l’ho ritenuto giusto cambiarlo, vedevo che loro attaccavano, mettendo Soulé ho dato più struttura alla squadra, lasciando Dybala come punto avanzata, cosa che non riusciva a fare Dovbyk. Da lui mi aspetto tanto, deve reagire, deve far vedere che giocatore è. Credo in lui, ma lui deve credere in noi”.
C’è qualcosa di nuovo sul prossimo allenatore? “Vi pare che se ci fosse qualcosa ve lo vengo a dire. Mi sembra prematuro, aspettate la fine del campionato e saprete chi ha scelto il presidente. Io non cambio idea, ho un raggio d’azione e vedrete. Il focus deve essere le prossime 10 partite, per la società e per i tifosi. Giochiamo queste partite alla morte e poi raccoglieremo i punti che sapremo meritarci”.
Scusi mister, non ho capito cosa vuol dire che “Dovbyk deve credere nella Roma”… “Noi abbiamo un modus di giocare aggressivo, con determinazione. A lui ho detto ‘tu pensi al gol, io penso alla prestazione’. Se non fa una buona prestazione e non fa gol, allora comincio a pensare. Io quello che chiedo ai ragazzi è la prestazione, poi so che non possono stare sempre al 100%. Ma se non mi dai ne prestazione, ne gol, mi lasci con l’amaro in bocca. Lui deve lottare, come tutti gli altri, non voglio credere che si sia arreso, me lo deve dimostrare, negli allenamenti e in partita. Poi se si arrende io ho altri 25 giocatori da far giocare”.
Rispetto al dietrofront dell’espulsione di Hummels ne ha parlato con la società? “Non ho parlato con nessuno”.
La squadra come ha reagito dopo l’eliminazione contro l’Athletic Club? Come ha visto Hummels, si è scusato? Domani ci dobbiamo aspettare Hummels titolare? “Si è scusato subito, il ragazzo è dispiaciutissimo. La squadra la vedremo domani, io reagisco subito e chiedo anche a loro di farlo. Dobbiamo stare sul pezzo, il Cagliari è una squadra quadrata e serve una grande partita. Verranno qui col coltello tra i denti, è una squadra che gioca molto in verticale”.
Sono rimasto deluso dalla prestazione di Dybala a Bilbao, però non mi sembra sia al 100%. Sta ragionando in prospettivo anche per il prossimo anno? Per lei Dybala è un punto fermo del prossimo anno? “Non sta al 100%. Per me è un punto fermo del prossimo anno, quando sta bene è una Roma differente, lo ribadisco. Dybala quando sta bene vale il prezzo del biglietto, fa giocate che altri non fanno”.
C’è una formazione base che ha in mente in vista delle ultime dieci partite di campionato? “Sicuramente non ci potrà essere la stessa alternanza vista finora, ma ci saranno comunque formazioni differenti e cambi differenti. Poi dipende sempre dalla partita e dalla settimana, ora possiamo lavorare tutti i giorni e sono sotto la lente di ingrandimento. Sta a me vedere se qualcuno scende di forma”
Ha notato una mancanza di concentrazione sulle palle inattive? “Noi stiamo marcando ad uomo, avevo predisposto uomini alti per controbattere la bravura dell’Athletic, ma questo non è stato possibile nel corso della partita”
FONTE: Redazione Tuttoasroma – dall’inviato a Trigoria R. Molinari