Alle ore 19.45, Claudio Ranieri e Mile Svilar risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Porto-Roma, valida per l’andata dei play off di Europa League, in programma domani 13 febbraio alle ore 21.00:
RANIERI Quali sono i punti di forza del Porto? Cosa ha chiesto ai ragazzi? “Il Porto è una squadra che ha un ottimo possesso di palla, grande qualità tecnica, prestano molto, vogliono riconquistare palla immediatamente, hanno dei giocatori molto ma molto interessanti, per cui dovremo fare veramente una gran partita”.
Domani quale sarà la cosa più importante per gestire il ritorno? “La prima cosa è proprio essere super concentrati perché mi aspetto a un Porto molto arrembante, sorretto dai propri tifosi, per cui l’abbiamo visto, sappiamo come gioca, anche se sanno cambiare tipo di gioco, ma noi dobbiamo giocare come sappiamo, con grande intensità, con grande naturalezza oserei dire. Dobbiamo fare una partita casa, fuori casa, sì, 180 minuti, ma io voglio una Roma che giochi sia fuori che in casa alla stessa maniera. Stiamo lavorando proprio per questo. Ancora non siamo validi per come voglio io il calcio, però i ragazzi stanno lavorando molto per darmi quelle soddisfazioni che i tifosi della Roma vogliono e chiedono”.
Pellegrini lo considera ancora un titolare? “Tutti i miei giocatori sono titolari, soprattutto adesso che andiamo ogni 3-4 giorni a giocare, per cui tutti sono titolari con me. Tutti i miei giocatori sono titolari, soprattutto adesso che andiamo ogni 3-4 giorni a giocare, per cui tutti sono titolari con me. È un giocatore importante, è un giocatore che stimo molto, per cui… Preferisco altri giocatori in determinati momenti della gara. So quello che mi può dare e quando capisco che me lo può dare al 100%, lui gioca”.
Lei ha un’idea per cui la Roma in trasferta è un’altra? “Forse Abbiamo incontrato squadre più forti di noi. Guardate il Como quello che fa e quanto bisogna faticare per battere il Como. Tutti aspettano il Como qui da noi. Vedrete, vedrete che bambola come ci sarà da sudare col Como. Evidentemente gli altri hanno molta paura di noi e stanno là”.
Un risultato col Porto può dare una svolta? “Sono curioso di vedere, il Porto si trova come noi, loro hanno intrapreso questo rinnovamento totale, è una squadra giovanissima, una squadra con dei giocatori molto bravi tecnicamente, con determinazione, aggrediscono, ripartono, siamo tutte e due un pochettino al di sotto di quello che è Roma e Porto. Certamente fare un risultato positivo, passare il turno alle due squadre, chi lo passa darà sicuramente ancora di più autostima, convinzione e voglia di andare il più avanti possibile”.
La squadra non si sente a suo agio con la difesa a 4. È una sua scelta? “Si prende gol perché magari non si pressa bene in avanti, perché non si pressa bene in centrocampo, per cui i gol che prendiamo sono sempre di infilata. Quando siamo concentrati nel non far ripartire i nostri avversari, ecco che non prendiamo quel tipo di gol. A prescindere da tre, quattro, quello che è. Ormai quando si perde 1-0, perdere 1-0, 2-0 non è che cambi molto, domani potrà cambiare, ma in campionato non è. Se stai perdendo, provi a rimontare, provi a fare tutto. Il Porto contro lo Sporting ha messo la squadra avversaria gli ultimi 10 minuti dentro l’area di rigore finché non ha fatto gol, non gli ha dato occasione di fare nulla. C’è stato un contropiede dello Sporting, è andato non a buon fine e alla fine hanno pareggiato, per cui ci aspettiamo un tipo di partita molto aggressiva da parte del Porto, sospinta dal loro pubblico. Noi faremo la nostra partita cercando di creargli i problemi che sappiamo creare alle squadre”.
Cosa pensa di Anselmi e di Conceicao? “Di Sergio penso bene, ha fatto benissimo qui in Portogallo e quando abbiamo giocato contro, gli ho detto che ha rimesso a posto il Milan. Certo, ancora deve lavorare per far sì che sia la sua squadra, però già si vede la sua mano. L’altro ha 38 anni e guida il Porto. Che posso dire? Soltanto meraviglie di questo ragazzo. Gli auguro un futuro roseo pieno di soddisfazioni e di vittorie, non magari in questa doppia sfida”.
Il match di domani? “Devo dire che è un’ottima squadra, si vede che sono giovani, mi sembra che è la squadra più giovane del campionato portoghese, la seconda in Europa. Ci sono giovani di gran valore, ci sono giocatori che sanno muovere la palla a uno o due tocchi, per cui sarà difficile pressarli. Dobbiamo essere molto attenti perché sanno sia partire in contropiede, sia creare problemi alla squadra avversaria con un calcio organizzato. Mi aspetto a una bellissima partita domani”.
Cosa pensa di Anselmi? “Mi fa piacere, mi fa piacere che mi guardava quando aveva 12 anni, quando stavo al Valencia. Lui era troppo piccolo quando magari avevo Batistuta alla Fiorentina, un altro argentino. Però mi fa piacere. È un ragazzo in gamba, perché se a 38 anni guida una squadra così blasonata come il Porto, gli devo fare i complimenti per forza”.
SVILAR A distanza dell’esordio in Champions col Benfica, quanto ti senti leader? “È cambiato tanto in 7 anni, anche nella mia vita privata e sono cambiato. Mi sento bene, penso solo al calcio e a vincere la partita domani. Sono grato alla Roma per avermi dato l’opportunità di farmi vedere nel calcio. Mi sento bene”.
Avete iniziato a parlare di rinnovo? “Sì, ne abbiamo iniziato a parlare la settimana scorsa ma non ci penso troppo. Penso solo al campo”.
Col Como eri molto arrabbiato, hai mai pensato di andartene? “No (ride, ndr). Vivo molto la partita e a volte succede che un giocatore sbrocca e si arrabbia. Pure in allenamento succede e quindi no”.
Interviene Ranieri… “E allora io non dovevo venire? È giusto che uno si incazzi e dica quello che deve dire. È tutto pro per la squadra. Magari si arrabbiassero di più, sarei molto contento”.
Ti sei arrabbiato molto in campo a Como. Hai mai pensato di andare via dalla Roma? “(Ride, ndr) No, no. Vivo molto il campo e succede che un giocatore sbrocchi e si arrabbi perché si perde, succede anche in allenamento. No, assolutamente no”.
Che stadio ti aspetti domani? Il Porto avrà la stessa spinta che vi da l’Olimpico? “Come l’Olimpico è difficile, ma è un ambiente molto caldo. Lo stadio è bello ma non è come l’Olimpico. Non vedo l’ora di scendere in campo”.
Per te c’è differenza tra difendere a 3 e difendere a 4? Com’è il rapporto con Gollini? “Come ha detto il mister, quando siamo concentrati è difficile farci gol, che sia a tre o che sia a quattro. Gollini è un ragazzo con un’energia giusta e che lavora bene. Questo ci serve nel nostro gruppo di portieri. Secondo me si è sentito subito a casa e questo fa veramente bene”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – dall’inviato a Trigoria R. Molinari