Giove e i suoi satelliti. Edin Dzeko sempre, il resto gli gira intorno. E’ il sistema solare A.S. Roma, dove l’acronimo non è riferito alla società ma significa Aspettando Schick. Nelle prime undici partite della stagione, Eusebio Di Francesco ha sempre schierato lo stesso centravanti ma dalla quarta volta in poi, e quindi dopo la svolta dello 0-0 di Champions League contro l’Atletico Madrid, non gli ha mai affiancato gli stessi due giocatori.
ROTAZIONI – I satelliti del pianeta Giove sono 69, il corteo della stella Dzeko è invece stato finora composto da addirittura 7 compagni diversi. E di sicuro l’alternanza non è finita qui perché presto ci sarà almeno un ottavo uomo, il più atteso, che è appunto Schick. Di Francesco aveva inizialmente puntato su Defrel a destra e su Perotti a sinistra per esaltare al meglio le caratteristiche offensive della squadra senza sacrificare l’equilibrio. Poi però ha deciso di alternare: dentro il giovane Ünder contro il Verona e il Benevento, prima con El Shaarawy e poi con Perotti, per non abbandonare la logica del “piede invertito” che sulle ali può costituire un vantaggio posturale e tattico.
CREATIVITA’ – A seguire, ecco Florenzi che una volta recuperato dall’infortunio è stato utilizzato sia da terzino che da esterno alto, sempre a destra. E dalla scorsa settimana, due ulteriori novità: il test ben riuscito di Gerson a Londra, più o meno nello stesso ruolo che Spalletti gli aveva a dato dieci mesi fa a Torino contro la Juventus, e l’avanzamento di Nainggolan a Torino, che sembra preludere a un’evoluzione del sistema di gioco a vantaggio dell’imminente inserimento di Schick.
GERARCHIE – Ultima curiosità: dopo Dzeko, il giocatore più scelto per il tridente è stato Perotti (otto volte su undici). Non è un caso: 1) Perotti è uno di quelli che hanno cominciato a lavorare con Di Francesco dalla prima ora, a Pinzolo. 2) Perotti, per la sua capacità di saltare l’uomo ed entrare dentro al campo aggiunge creatività a una squadra che per ora è solida ma poco incline ai cambi di ritmo.