Dopo il gelo di Kharkiv la Roma si appresta a chiudere la sequenza di tre partite in sette giorni contro il Milan. Dalla partita di andata è cambiato più o meno tutto, in un modo o nell’altro in entrambe le squadre.
La squadra di Di Francesco affrontava la gara di andata con un ruolino in campionato quasi perfetto, eccezion fatta per la sfortunata gara dell’Olimpico contro l’Inter; il Milan di Montella con una sconfitta in più.
Il Milan ha cambiato allenatore, sostituendo Montella con Gattuso dopo gli scarsi risultati di ottobre e novembre dell’aeroplanino. Mentre ringhio, nell’ultimo periodo, sembra aver trovato la quadratura del cerchio e le sette vittorie nelle ultime nove partite ne sono la dimostrazione.
Questa sera, in un’Olimpico in cui potrebbe addirittura nevicare la Roma dovrà dare una risposta dopo la sconfitta nell’andata degli ottavi di finale di Champions League contro lo Shaktar Donetsk. Dovrà dare una risposta per consolidare il terzo posto, obiettivo minimo per i giallorossi, dopo la fuga di Napoli e Juventus nel finale del girone di andata.
Il modulo e i singoli al tecnico abruzzese giustamente poco importano, ma nonostante Di Francesco ha chiosato sulla possibilità di tornare a giocare con il 4-3-3, dovrebbe continuare a proporre il 4-2-3-1 con Nainggolan trequartista, per quanto in ombra in Coppa ha giocato una delle sue migliori partite a livello fisico.
Nel 4-2-3-1, davanti al sempre più determinante Alisson, ci dovrebbero essere Florenzi, Manolas, Juan Jesus e Kolarov. In mediana possibile l’impiego di Pellegrini e Strootman. In avanti con Nainggolan trequartista, non è escluso che partirà dal primo minuto Patrick Schik al posto di Edin Dzeko. I due esterni, oltre a Under, al momento insostituibile nell’undici giallorosso potrebbe tornare Stephan El Shaarawy, che nel gelo di Kharkiv si è accomodato in tribuna.
Roma-Milan rispetto alla gara di andata è una partita completamente diversa per inerzia ed entusiasmo delle squadre; rimane favorita, come abbastanza ovvio la squadra di Di Francesco che può contare su un organico sicuramente più competitivo rispetto alla squadra di Gattuso.
Dopo il Milan, la Roma è attesa da due gare di estrema difficoltà come la trasferta di Napoli e il ritorno di Champions League contro la Shakhtar Donetsk all’Olimpico. Vincere stasera è fondamentale per dare continuità ai risultati in campionato e avvicinarsi nel migliore dei modi al finale di stagione, in cui come sottolineato da Di Francesco, il margine di errore inizia a ridursi.