Dalla Ciudad Deportiva, Eusebio Di Francesco e Federico Fazio risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara Barcellona-Roma. Tuttoasroma.it seguirà lìevento in diretta testuale con contributi media.
DI FRANCESCO Il sogno continua? “Noi siamo qui con grandissima umiltà nel preparare questa gara contro una squadra abituata. Il nostro sogno è fare qualcosa di straordinario, sappiamo di affrontare la squadra più forte al mondo. Per noi è un grande orgoglio, vogliamo continuare a sognare”.
FAZIO Come si ferma messi? “Lo conoscono tutti, ma non dobbiamo pensare solo a lui, ma a tutto al Barcellona. E alla Roma”.
DI FRANCESCOCome si ferma il Barcellona?
“Se la Roma è arrivata ai quarti vuol dire che ha fatto bene, mi fa piacere questo rispetto. Dovremo fare una partita che non toglie la nostra identità ma che pone grande attenzione. Hanno grande qualità nell’andare a fare gol, se li portiamo vicino alla nostra area avranno molte opportunità”.
FAZIO Come si ferma Messi? “Conosce bene la Roma, sarà na grande sfida, nulla di particolare”.
DI FRANCESCO I dubbi su Nainggolan sono stati risolti? Ci sono dubbi sull’attaccante di destra? “Già il Barça è forte, non voglio dargli vantaggi anche se non si baseranno su di noi. Radja tra oggi e domani farà il provino decisivo, ad oggi ha il 50% di possibilità di giocare. Anche Pellegrini ritorna per la prima volta in squadra, in questa gara ho voluto mettere tutti sull’attenti: nessuno è sicuro di giocare. Non è importante chi giocherà a destra o a sinistra, gioca la Roma. Questo importa”.FAZIO Vi siete detti qualcosa con Messi?
“No, niente di particolare, lui conosce bene la Roma come noi conosciamo il Barcellona. Sarà una grande sfida, nulla di particolare”.
DI FRANCESCO
È un caso che Suarez non abbia ancora segnato in questa Champions League? “Mi auguro che non segni neanche alla prossima (ride, ndr). È un caso, fa giocare la squadra e attacca la profondità. È fondamentale anche quando non segna”.
FAZIO Affronterai Suarez… “Come ho detto per Messi, Suarez è un grande attaccante. Noi pensiamo a tutto il Barcellona e alla Roma”.
DI FRANCESCO
Che partita si immagina? Quanto sarebbe importante segnare? “Il Barcellona ha preso solo un gol in casa in Champions League. Fa capire quanto abbia subìto pochissimo. Dobbiamo avere un atteggiamento positivo e propositivo. Ci siamo guadagnati questa chance tutti insieme, con una grande competizione. Guardiamo avanti con ottimismo e spensieratezza”.
FAZIO Ti sorprende che Messi sia criticato nell’Argentina? “Se tutti quelli che sanno e conoscono il calcio sanno che è uno dei migliori. Qui lo vedete tutti i giorni e sapete la sua qualità”.
DI FRANCESCO
Fino a poco fa c’era un mito: Totti. Si può comparare con Iniesta? “Io sono innamorato di Iniesta, ma Totti è differente, è più attaccante. Sono simili per il fatto che sono la storia di Roma e Barcellona”.
FAZIO Il Barça è favorito? “Non vogliamo dare percentuali, è una grandissima partita, con umiltà e rispetto andiamo per la nostra strada. Vogliamo continuare a fare grandi cose, non dobbiamo guardare indietro”.
DI FRANCESCOIn base alla partita che farà la Roma, cosa può cambiare se dovesse giocare El Sharaawy o Defrel?
“Sono caratteristiche differenti. Defrel ha meno minuti nelle gambe, anche se è un’opzione importante sia dall’inizio che a partita in corso. Stephan potrebbe reggere bene la partita 90 minuti. Con loro due cambia totalmente la concezione del ruolo. Starà a me scegliere”.
FAZIO Fino a poco fa c’era un mito: Totti. Si può comparare con Iniesta? “No, credo che siano due giocatori diversi. Uno ha giocato tutta la sua carriera nella Roma, un altro che è un idolo per il Barcellona. Francesco continua a stare con noi con la sua esperienza.
DI FRANCESCO C’è un punto debole del Barcellona?
“Può essere quello che ha la Roma, ovvero che è molto aggressiva. Se sei bravo ad uscire dalla prima pressione puoi fargli male. Accettano l’uno contro uno in ogni parte del campo, dovremo essere bravi e vincere molti duelli”.
FAZIO Hai dimostrato di saper giocare con una linea a quattro. C’è orgoglio personale? “No, non guardo a quello che dice la gente. So cosa ho fatto e se posso giocare a quattro o a tre non importa. Ho sempre giocato a quattro, per me è indifferente giocare a tre, quattro, a sinistra o a destra. Sono a disposizione del mister”.
DI FRANCESCO Come si può spiegare la bassa prestazione delle squadre italiane in Champions negli ultimi anni?
“Perché erano troppo forti le altre. Stiamo tornando ad essere quelli di prima. Nel campionato spagnolo ci sono calciatori più forti. Noi italiani dobbiamo lavorare sulla parte tattica e sulla squadra. Poi ci sono squadre come City e Barça che uniscono la capacità individuale con il collettivo”.
Messi e Suarez dovranno essere ancora più precisi con Alisson? “Se togliamo tutti i difensori sì. Alisson è bravo, ma anche loro hanno un grande portiere, ha fatto grandissime parate. Ter Stegen è uno dei migliori in Europa”.