L’attesa è finita, da oggi Jordan Veretout è in gruppo, aggregato al resto della truppa giallorossa. È un momento che aspettavano da un po’ sia il giocatore, sia Paulo Fonseca, che non vede l’ora di testarlo sul campo, all’interno della squadra, per capire quale sia il modo migliore di poter impiegare il francese.
IN CAMPO – Inseguito a lungo, vinta la concorrenza di Napoli e Milan, la Roma da oggi in poi ha la possibilità di iniziare a godersi il centrocampista francese. In questi primi dieci giorni a Trigoria Veretout ha dovuto fare una serie di lavori specifici per riatletizzarsi, oltre che dover smaltire i postumi di un problema alla caviglia. Fonseca, appunto, ha voglia di vederlo dal vivo, perché deve e vuole capire come utilizzarlo.
Veretout ha detto a più riprese di sentirsi una mezzala, nella Roma giocherà tra i due mediani e potrebbe anche essere quello che si abbassa tra i due centrali di difesa, l’uomo deputato a creare gioco nella famosa salida lavolpiana utilizzata abitualmente dal tecnico portoghese.
Ma proprio perché Veretout si sente più una mezzala e perché quando ha giocato basso nella Fiorentina è andato a corrente alterna, ora ha urgenza di mettersi al passo degli altri, soprattutto a livello di apprendimento dei dettami tattici di Fonseca. Da questo punto di vista, potrebbero essere indicativi anche i prossimo due test dei giallorossi, quello con l’Athletic Bilbao di mercoledì prossimo a Perugia, ma soprattutto quello di domenica all’Olimpico contro il Real Madrid.
Lì il francese giocherà in coppia con Pellegrini o, in alternativa, con uno tra Diawara e Cristante. I quattro mediani giallorossi per il 4-2-3-1 sono quelli, ora bisognerà capire quali sono i più pronti per il via.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese
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