Di Francesco in conferenza dice: «Guai a sottovalutarla». Fazio gli fa eco e ribadisce: «Qui le partite facili non esistono». I tifosi si stringono, dopo le divisioni dei giorni scorsi, vicino alla squadra, ma a parole. Con i fatti un po’ meno, visto che stasera all’Olimpico difficilmente si supereranno le trentamila presenze. L’avversario, il Verona, non è di quelli che richiama le masse, nonostante i prezzi siano popolari, ma in fondo anche contro l’Atletico per l’esordio in Champions non si è arrivati a quota 40mila, e allora servirà tempo per convincere i tifosi a ritornare allo stadio.
ATTESA Non quelli di curva Sud – praticamente «sold out» -, ma gli altri sì (la quota abbonati è di 20mila presenze, per stasera quindi sono stati staccati meno di 10mila biglietti) e chissà che non sia da stimolo la prima vittoria in casa della gestione Di Francesco. Finora «nei soli 270′ giocati», come ha voluto ricordare il tecnico, la Roma ha vinto a Bergamo, mentre all’Olimpico è stata sconfitta dall’Inter e ha pareggiato con l’Atletico. Stasera, contro una neopromossa che ha iniziato nel peggiore dei modi la stagione, De Rossi e compagni cercano il primo acuto, che smuova la classifica e spazzi via dubbi e polemiche. Con una certezza, che Di Francesco sa benissimo: se la Roma vincerà avrà fatto il suo, in caso contrario qualsiasi altro risultato aprirebbe una sorta di piccola crisi che tutti vogliono evitare.
ATTENZIONE Fazio, uno dei leader della squadra nonostante sia solo alla seconda stagione, è un altro che sa perfettamente come vanno le cose e per questo al match program del club dice: «Non conta come sia partito il Verona in questo campionato, conta il fatto che dovremo portare a casa i tre punti». I tifosi aspettano una gioia in casa da quasi quattro mesi, da quel 28 maggio fatto di sorrisi, col gol di Perotti all’ultimo che ha regalato la qualificazione in Champions League, e tante lacrime per l’addio di Totti. «Sarà complicata – spiega ancora Fazio, che come tutta la squadra ieri non è andato in ritiro – perché nessuna gara è facile e scontata. E noi dobbiamo guardare sempre avanti, in fondo il campionato è appena cominciato».
IN TRIBUNA E il campionato, poi, si vince battendo le piccole. «Per me – chiarisce il difensore argentino – si vince battendo tutte, dobbiamo abituarci a vincere sempre, è quello che vogliamo fare, anche perché siamo un gruppo unito, in campo e fuori, che vuole ottenere i tre punti». Solo così, con i risultati, allora, le tribune e gli altri settori torneranno di nuovo a riempirsi. Come vorrebbe la società, ma soprattutto come vorrebbero lo staff e i giocatori, soprattutto i nuovi, quelli che oggi debutteranno (Gonalons, forse Under e probabilmente Schick) e quelli che è come se lo facessero una seconda volta, come Florenzi. In tribuna ci sarà ancora il presidente Pallotta, e gli infortunati Karsdorp ed Emerson. Di Francesco li aspetta, e chissà se aspetta anche D’Alema, uno che in genere è sempre in prima fila all’Olimpico. Dopo le battute al veleno di questi ultimi giorni, ci sarà anche stasera?