Oltre al danno della sconfitta contro l’Atalanta, i tifosi romanisti ieri hanno subito anche la beffa di veder partire i calciatori per una settimana di vacanza. La società e Di Francesco, infatti, avevano già deciso di fissare la ripresa degli allenamenti (con una doppia seduta) il 15 gennaio. Ferie previste dai contratti e obbligatorie, ma molti romanisti già al fischio finale della gara di sabato si chiedevano se magari non fosse stato il caso, per una questione di opportunità, di rimanere a lavorare a Trigoria. «Se a qualcuno interessasse veramente dei tifosi, i calciatori invece di partire dovrebbero rimanere ad allenarsi e chiedere scusa», è uno dei commenti più in voga sui social network.
«Non è normale che un lavoratore se ne vada in vacanza mentre la sua azienda sta affondando, i dirigenti della Roma riflettano su questo», un’altra considerazione sull’argomento. «La società dovrebbe richiamarli dalle ferie tutti quanti, a costo di rimborsare le spese delle vacanze già prenotate», la soluzione proposta da qualcuno. Quasi tutti, insomma, non hanno digerito che i giocatori siano partiti già da sabato sera per mete esotiche (Maldive, Dubai, Emirati Arabi e Brasile le destinazioni più gettonate) mentre la tifoseria delusa è rimasta ad interrogarsi sui motivi di una crisi tecnica che nell’ultimo mese è letteralmente esplosa. Probabilmente lo stesso Di Francesco avrebbe preferito avere la squadra a Trigoria. «Ho dato ai ragazzi – le sue parole – un programma da seguire, ma mi viene da sorridere sulle regole quando stanno per i fatti loro. Scaricare e stemperare le tensioni può dare una mano, mi auguro di ritrovarli più carichi quando torneranno dalle vacanze». Non proprio il ritratto della felicità.