Alle spalle dei giganti crescono i giallorossi del futuro. Gli undici calciatori più utilizzati da Di Francesco in stagione, da Alisson fino a De Rossi (in ordine di minuti giocati), hanno una media età di 28,6 anni, ma da Pellegrini in giù c’è una Roma giovane che chiede spazio. L’ex Sassuolo a 21 anni ha già fatto la «gavetta» ed è il 12° uomo di questa squadra, più di una semplice riserva. Contro il Torino sarebbe toccata a lui se il flessore che l’ha fermato la settimana scorsa non gli impedisse di essere al top.
Ecco perché domani sera potrebbe toccare ad un altro baby di belle speranze, che sta finalmente trovando la sua dimensione nella capitale dopo un lungo periodo di ambientamento. Il calcio italiano è più tattico di quello brasiliano e Gerson ci ha messo un po’ a capire quando può concedersi il tocco di classe e quando deve sacrificarsi per la squadra, ma ora è un jolly pronto all’uso sia in attacco sia in mediana: «Sono contento, ma so – ha sottolineato a Sky Sport – che devo fare di più. Se giochi bene sei fortissimo, se fai una cosa sbagliata ti ammazzano. Io mi alleno sempre al meglio, poi la decisione spetta al mister». E Di Francesco stavolta dovrebbe dargli una maglia a centrocampo per far rifiatare Strootman, anche se in campo non ci sarà nemmeno De Rossi, che ieri è tornato in gruppo ma poi è corso a Firenze per essere presente già dalla camera ardente allo straziante addio all’amico Astori: «Daniele, Nainggolan e Florenzi sono tristi nello spogliatoio, lo è un po’ tutta la squadra», confessa Gerson, ma chi andrà in campo dovrà avere la forza di lasciare le emozioni fuori e mettercela tutta contro il Torino: «Dobbiamo essere concentrati, in Coppa Italia abbiamo sbagliato troppo, ora però abbiamo cambiato testa». Pellegrini pensa che «la strada giusta l’abbiamo ritrovata, la vera Roma è umile e si concentra su se stessa: è il segreto delle più forti al mondo. Siamo in tempo per recuperare, puntiamo al 3° posto. Dobbiamo affrontare ogni partita come se fosse l’ultima e cercare di vincerle tutte». C’è stato un momento in cui i giallorossi si sono aggrappati ai gol di Under per mascherare la crisi: «Ce lo godiamo e speriamo continui così».
Il ventenne turco da quando si è sbloccato contro il Verona un mese fa non ha più smesso di segnare, nelle ultime 6 partite ha fatto sempre centro con una media di un gol ogni 76 minuti. Il suo limite è la resistenza, non ha mai finito una partita e cala di rendimento al punto da essere cambiato ogni volta. pur vero che l’ultima panchina risale al 21 gennaio e da allora è sempre stato titolare, diventando presto un insostituibile. Di Francesco gli chiede di stringere i denti per le prossime due sfide e di trascinare la Roma dei giovani. Schick ha 2 anni in più di Cengiz, ma sta faticando il doppio e deve ancora trovare il gol in campionato: avrà una chance dall’inizio col Torino e non vuole fallire. Tutti loro vogliono diventare future certezze, Monchi sta coltivando la linea verde e anche in quest’ottica spera di trattenere il 19enne Luca Pellegrini: le parti sono più vicine e si va verso il rinnovo di contratto. In estate può arrivare Cristante, su cui però hanno messo gli occhi in tanti sia in Italia sia all’estero, soprattutto in Premier League: ha appena compiuto 23 anni e rientra perfettamente nella rivoluzione «green» di Pallotta. Campioni in erba da scovare, al pc, in giro per il mondo, o semplicemente in casa.