Contro il Milan, giovedì sera, la Roma va a caccia della quarta semifinale europea consecutiva. Lo farà in casa, nello Stadio Olimpico che l’ha spinta anche negli scorsi anni a superare lo scoglio dei quarti di finale. Nel 2021 era vuoto a causa dell’emergenza Covid-19, ma fuori dall’impianto un manipolo di fedelissimi faceva sentire la sua voce mentre la squadra di Paulo Fonseca pareggiava 1-1 contro l’Ajax e, dopo aver vinto 2-1 ad Amsterdam, si qualificava per la doppia sfida contro il Manchester United.
L’anno seguente, con gli stadi appena tornati al 100%, il secondo di tanti sold-out dava il “la” al 4-0 con cui la Roma di Mourinho travolgeva il Bodø/Glimt e si candidava alla vittoria della Conference League, poi effettivamente sollevata nel cielo di Tirana.
Un anno fa, l’Olimpico è stato testimone di un’altra notte emozionante, contro l’immancabile Feyenoord, battuto 4-1 ai tempi supplementari in una partita al cardiopalma, che all’89’ vedeva gli olandesi qualificati. Poi la magia di Dybala e i gol di El Shaarawy e Pellegrini ribaltavano le cose. (…)
La spinta dei romanisti, del resto, ha spesso fatto la differenza, sia in passato sia in tempi più recenti. Ma il ruolino di marcia casalingo della Roma nelle coppe europee negli ultimi 5 anni è impressionante: su 30 gare disputate dal settembre 2019 ad oggi, sono arrivati 23 vittorie (delle quali una ai supplementari e una ai rigori), 6 pareggi e una sconfitta.
Il ko risale alla fase a gironi della scorsa Europa League, contro il Betis: il 6 ottobre 2023 la Roma si faceva rimontare e battere 2-1 all’88’ dalla squadra andalusa. Dopo quella gara, sono arrivate 10 vittorie (compresa quella ai rigori con il Feyenoord): di certo, De Rossi e i suoi vorranno allungare la striscia, o quantomeno portare a casa un pareggio che garantirebbe comunque il passaggio del turno.
Le eliminazioni del 2020 e del 2021 sono entrambe arrivate in trasferta: prima sul campo neutro di Duisburg contro il Siviglia (2-0, con i giallorossi che comunque erano stati sorteggiati in trasferta) e l’anno seguente con il ko per 6-2 in casa del Manchester United (poi battuto 3-2 al ritorno all’Olimpico). (…)
FONTE: Il Romanista – L. Latini