La formazione anti Inter è praticamente fatta. Ieri, prima della partenza per Milano, Mourinho ha sciolto le riserve su Pellegrini. Non per mandarlo in campo da titolare, ma per convocarlo e portarlo in panchina. Il problema muscolare riaffiorato nel riscaldamento prima della partita contro il Cagliari ancora preoccupa e i medici invitano alla prudenza, anche se il capitano era pronto per giocare anche sabato, non vede l’ora di rientrare dopo aver saltato le ultime quattro partite, ma il tecnico non vuole correre rischi, senza dimenticare che l’azzurro non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Partirà dalla panchina e potrebbe entrare nel corso della ripresa.
Mourinho è intenzionato a confermare il 3-4-1-2, con Mkhitaryan alle spalle dei due attaccanti. L’armeno è l’unico che può inventare qualcosa, in una squadra che in certe partite fatica a trovare il gol. In porta giocherà come sempre Rui Patricio, davanti a lui i tre centrali saranno ancora Mancini, Smalling e Ibanez. Anche ieri li ha provati nella rifinitura.
A centrocampo, lo Special One ancora una volta non rinuncia a Sergio Oliveira: il portoghese, arrivato a gennaio, è già diventato un punto fermo e sarà ancora una volta in campo dal primo minuto. Da quando è arrivato le ha giocate tutte partendo dall’inizio. Veretout sarà il centrocampista più basso. Sulla sinistra rientrerà Viña, perché su quella fascia contro il Genoa Maitland–Niles non ha brillato. Zaniolo comporrà il tandem d’attacco con Abraham e da ex Nicolò vuole dimostrare all’Inter che ha sbagliato a non credere in lui.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo