La Roma non si ferma, batte il Cagliari e sbarca nella colonna sinistra della classifica dopo un avvio choc. Il test non era il successo a Cagliari, dove c’è una squadra che con Ranieri e Shomurodov grandi chance non ha, ma quello di mandare un segnale di continuità che fin qui era mancato. Arriva così la terza vittoria consecutiva e altri numeri piacevoli per Mourinho che scaccia spettri che in realtà forse non ha mai visto. Ma soprattutto arriva un successo in trasferta che mancava ai giallorossi da sei mesi: una svolta.
Prima doppietta in campionato di Lukaku che ha segnato finora cinque gol in cinque partite e sette in sette compresa la coppa. E non fa male nemmeno Belotti che ieri ha realizzato un gol da attaccante vero «freddato» solo dall’attesa per la conferma del Var per un presunto fuorigioco. Poi la liberazione e il numero cinque in una casella che torna a riempirsi: un nove partite ha già fatto meglio della scorsa stagione.
Il neo della serata, nemmeno a dirlo è un infortunio. Nel successo in coppa contro gli svizzeri del Servette Mourinho aveva perso il suo capitano: Pellegrini. Ieri sera, nella passeggiata in Sardegna, perde Dybala che resta a terra dopo uno scontro terribile con il giovane Prati.
Il campione del mondo argentino lascia il campo con un ginocchio dolorante e solo nelle prossime ore si potrà capire l’entità dell’eventuale danno. Resta l’amarezza per non riuscire a terminare una partita senza un giocatore «rotto»: questa è una delle cose che Mou e i giallorossi non sono riusciti a migliorare dalla scorsa stagione.
La sosta per la nazionale in questo senso arriva al momento giusto. Il portoghese avrà quasi due settimane per cercare di recuperare qualcuno soprattutto in difesa. Llorente di sicuro, Smalling forse, di certo non Pellegrini che dovrà rimanere fermo per circa un mese. Il bilancio fin qui, nonostante questa ultime partite, fatica a essere positivo.
La Roma, calendario alla mano, a questo punto della stagione avrebbe dovuto avere tutt’altra classifica e invece si ritrova a quota undici: poca roba visto le avversarie incontrate. E alla ripresa dopo la sosta si inizierà a fare sul serio perché nelle dieci rimanenti gare di campionato entro la fine dell’anno (senza contare le gare decisive in coppa) la Roma avrà Inter, Lazio, Napoli e Juve. Non male come programma: serve continuare a vincere per rialzare la testa.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini
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