Più che le contromosse di Pioli è forse l’overthinking, per stessa ammissione di De Rossi, l’unica grande incognita della notte europea che attende la Roma all’Olimpico. Contro il Milan si riparte dallo 0-1 maturato a San Siro, ma soprattutto da un canovaccio tattico che aveva completamente spiazzato i rossoneri e aveva indirizzato, con merito, la partita verso i giallorossi. Replicare quel copione o cambiare, senza snaturarsi, ancora una volta tattica, aggiungere un’altra intuizione al film della gara? Le vie del match analyst sono infinite, ma le scelte sugli uomini non sembrano invece in discussione, dalla difesa fino all’attacco: in campo andrà la miglior Roma, più o meno identica a quella uscita vittoriosa da San Siro.
Davanti a Svilar sono pronti Mancini e Smalling: l’inglese è in vantaggio su Llorente, dopo esser rimasto a guardare a Udine (intanto Ndicka si è sottoposto ad altri accertamenti che hanno dato esito negativo nell’esistenza di problemi cardiaci: rimarrà a riposo fino a lunedì quando effettuerà altri controlli). Sulle fasce agiranno Celik, pronto a prendersi nuovamente cura delle accelerazioni di Leao, e Spinazzola. In una mediana un po’ rivisitata con El Shaarawy largo a destra, Bove sarà il sostituto di Cristante: a completare il reparto ci saranno Paredes e Pellegrini. Davanti Dybala e Lukaku sono pronti a colpire la traballante difesa rossonera e strappare
il pass per un’altra semifinale europea.
FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo