In giro per i campi di Trigoria si ricordano bene di tutti e cinque. Non di quello che fanno ora, perché poi quello è sotto gli occhi di tutti, ma di quello che facevano già allora.Perché poi, chi più e chi meno, in quei campi ci sono cresciuti. E chissà quante storie si racconteranno ora, che sono quattro titolari dell’Italia di Spalletti.
Frattesi e Scamacca sono di Fidene, zona nord. Folorunsho è cresciuto a Torrenova, a est, come Pellegrini, nato a Cinecittà. Calafiori viene da Valcaneto, sull’Aurelia, area ovest. Chissà quanti rimpianti a Trigoria. Le pressioni di Romapossono stritolarti. Il problema, semmai, è avere l’occhio lungo e acuto, senza perdere la possibilità di tenerseli anche a distanza i talenti. Cosi è successo a Pellegrini, due anni al Sassuolo e poi il ritorno a Roma, con un esborso di 10 milioni.
Con Frattesi invece il diritto di riacquisto è stato fatto scadere. Scamacca ha deciso di andarsene nel 2015, a soli 16 anni, con la fuga verso l’Olanda, al Psv Eindhoven, prima di firmare il primo contratto da professionista. Folorunsho ha fatto solo un piccolo passaggio in giallorosso per poi proseguire il giro dei club dilettantistici della Capitale. Calafiori è arrivato alla Roma a 10 anni e nel 2018 fu vittima di uno degli infortuni più devastanti mai visti dalle parti di Trigoria: il ginocchio sinistro di fatto disintegrato, con la rottura di tutti i legamenti.
FONTE: La Gazzetta dello Sport