Si sa che è così, che Mou non punta mai solo sulla qualità delle giocate e preferisce la sostanza di una buona difesa, e forse non si può neanche pretendere di più quando si gioca in casa dei primi della classe, e vicecampioni d’Europa, nel massimo della loro condizione e con la Roma senza sette giocatori importanti come quelli assenti ieri: Abraham, Kumbulla, Dybala, Pellegrini, Renato Sanches, Smalling e Spinazzola, che in una partita come questa servivano eccome. (…)
Diversi i problemi accusati dalla Roma in non possesso (…) In fase di possesso è mancata invece soprattutto la qualità delle giocate, a scapito della velocità della manovra. (…)
Mourinho non ha messo mano alla squadra all’intervallo (…) E la partita è ripresa sullo stesso solco del primo tempo, con troppi errori in disimpegno dei romanisti, qualche sciatteria e l’inevitabile pressione interista. Già al 3’ è stata costruita un’altra azione pericolosa, con una punizione calciata forte sul primo palo con sponda sul secondo dove Thuram ha deviato di testa oltre la traversa. (…) All’11’ Calhanoglu ha rischiato il rosso colpendo duro Bove col piede alto, Maresca ha scelto il giallo anche per lui, poi al 19’ una sponda di Lukaku ha permesso ad El Shaarawy di puntare finalmente verso la porta, sterzata fermata fallosamente al limite dell’area e punizione guadagnata da posizione interessante: ma Paredes ha calciato sulla barriera. Poi al 21’, improvvisa, l’unica vera occasione per la Roma, con una palla scodellata da Zalewski dentro l’area, Cristante a soverchiare Bastoni e Sommer a deviare in tuffo un palla che pareva destinata ad entrare all’angolino.
(…) Poi sono arrivati i cambi e si è entrati nella parte decisiva della sfida (…) Così l’Inter ha confezionato, dai e dai, l’occasione giusta: gran cambio di gioco di Asslani sul piatto morbido di Dimarco ad accompagnare la palla sul fondo, cross basso e preciso per Thuram che ha preso il tempo a Ndicka, si è infilato alle spalle di Llorente e ha battuto sottoporta il povero Rui Patricio. Inevitabile destino a cui Mou ha provato solo a quel punto ad opporsi, inserendo Aoaur, Belotti e poi Azmoun per Bove, El Shaarawy e Paredes, a ridisegnare un più offensivo 3421 che ha partorito solo un gran destro di Cristante sopra la traversa. (…)
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco