L’abbraccio tra Daniele De Rossi e Claudio Ranieri, prima e dopo la partita, è stato sincero, caloroso, frutto di una profonda stima tra i due. Romani e romanisti, hanno lavorato insieme in giallorosso in due fasi. Nella prima, cominciata nel 2009 dopo le prime due giornate di campionato, la squadra ereditata da Ranieri dal dimissionario Spalletti vide sfumare lo scudetto, dopo aver lo assaporato con la vittoria sull’Inter di Mourinho.
Nei giorni scorsi De Rossi aveva ricordato quella fantastica rimonta, resa possibile da due lunghe serie positive che portarono la Roma al primo posto in classifica. Adesso De Rossi può ripetere quell’impresa: con tre vittorie in tre partite, ha eguagliato il record di Burgess da subentrato nella Roma (era il 1929). Daniele sulle orme del maestro Ranieri, non per arrivare a competere per lo scudetto, ma per tenere viva la speranza di un posto in Champions. Con i nove punti dell’era De Rossi la Roma è salita al quinto posto, a una sola lunghezza dall’Atalanta, che comunque deve recuperare una partita.
Sul piano del gioco si sono registrati altri progressi: la squadra si esprime a ritmi più alti, verticalizza molto, gli esterni difensivi salgono spesso e ora riescono a mettere in mezzo anche qualche cross accettabile. Positivo l’esordio di Angeliño. Con il nuovo modulo e le nuove idee di gioco si trova bene anche Pellegrini. Il capitano cresce di partita in partita, segnando il terzo gol nelle tre partite con la nuova gestione tecnica.
E’ cresciuto anche Dybala, autore di una doppietta. Ottava rete in campionato, ha superato Balbo tra gli argentini più prolifici in Serie A.
Tra quattro giorni all’Olimpico arriva l’Inter capolista, che ha appena consolidato il primo posto in classifica battendo la Juventus. Questo sarà il vero esame per De Rossi. Che ha conquistato subito il gradimento di tutte e tre le componenti del pianeta giallorosso: società, giocatori, tifosi. Anche ieri l’Olimpico era pieno e lo sarà anche sabato, quando Lukaku ritroverà il suo passato.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo