De Rossi a Udine riparte dal tango argentino. Cioè dal ritmo intenso di Leandro Paredes e Paulo Dybala, i due sudamericani chiamati a trascinare la squadra nei diciotto minuti più recupero che avranno a disposizione per vincere la partita. Il primo chiamato a far partire immediatamente l’azione in verticale e a velocizzare il gioco superando la prima linea di pressing avversario, il secondo a prendere il pallone sulla trequarti e a trasformarlo in oro colato per gli attaccanti. Dybala è il Re Mida della Roma, lo è stato anche nella gara d’andata quando è entrato a inizio ripresa e ha stravolto totalmente il canovaccio della partita: la squadra giallorossa si è trasformata e ha cambiato atteggiamento riversandosi in avanti e poi trovando il gol siglato da Lukaku.
La sensazione è che se la partita fosse proseguita a quel punto la Roma di Dybala avrebbe trovato anche la vittoria. Dybala deve essere l’uomo chiave per la sua squadra, deve fare il Totti della situazione e inventare giocate nei pochi minuti a disposizione. Magari trovando anche la porta, cosa che gli è riuscita poco in trasferta. Quindici gol realizzati in stagione, soltanto tre sono arrivati lontano dall’Olimpico. Un’anomalia, un caso se vogliamo. Con lui, se non ci saranno colpi di scena, dovrebbero giocare El Shaarawy e Azmoun. L’iraniano è pronto a partire dall’inizio e al momento sta vincendo il ballottaggio con Abraham che potrebbe comunque entrare nel rush finale se la partita non dovesse sbloccarsi.
Di certo De Rossi si sarà preso tutta la notte per decidere come giocarsi questi diciotto minuti. Cambio di modulo? Squadra ultra offensiva? Giocatori fuori posizione ma più adatti ad aggredire? Punti interrogativi che in una gara così anomala possono essere svelati solo dal tecnico all’annuncio delle formazioni ufficiali. Pellegrini e Cristante saranno a centrocampo con Paredes, sulla fascia destra è invece rebus: Celik in vantaggio su Karsdorp e Kristensen, ma attenzione al jolly Angeliño per dare maggiore spinta. A quel punto a sinistra sarebbe certo l’impiego di Spinazzola. Mancini e Llorente (squalificato col Napoli quindi in vantaggio su Smalling) a difendere la porta di Svilar.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi