E intanto ieri è partita la pre-season giallorossa, con i giocatori che alla spicciolata hanno raggiunto Trigoria nel primo pomeriggio. L’ordine era quello di presentarsi entro le ore 17, per poi permettere a Daniele De Rossi di iniziare a lavorare subito, nel pomeriggio tardi, con la prima sgambata veloce.
Agli ordini dell’allenatore giallorosso ci sono 27 giocatori, ma quelli effettivi sono davvero pochi. Insomma, è un raduno-baby, considerando che della prima squadra sono operativi in questo momento solo Abraham, Angeliño, Baldanzi, Boer, Bove, Dybala, Smalling e Svilar.
Poi ci sono gli esuberi Darboe e Solbakken ed una serie infinita di ragazzi, da quelli della Primavera a qualcuno dell’Under 17: Almaviva, Cama, Cherubini (la Roma proprio ieri ha ufficializzato il suo rinnovo), Joao Costa, Feola, Golic, Graziani, Levak, Mastrantonio, Marchetti, Nardin, Pagano, Psilli, Plaia, Reale, Sangaré (il baby terzino destro prelevato per 1,6 milioni dal Levante) e Sugamele.
Assenti invece i vari giocatori (ben 11) che hanno partecipato alle competizioni internazionali con le loro rappresentative: i 4 azzurri (Pellegrini, Mancini, Cristante ed El Shaarawy), Kumbulla, Celik, Zalewski, Paredes, Shomurodov, Aouar e Ndicka.
Oggi si presenterà invece a Trigoria anche Rick Karsdorp. Il terzino olandese però si allenerà a parte, considerando che è (ancora) fuori dal progetto. Era accaduto già ai tempi di Mourinho, salvo poi rientrare per la situazione d’emergenza sulla fascia destra. Avverrà ancora anche con De Rossi. Karsdorp non è infatti nelle idee del club, considerando anche che ha oramai rotto del tutto con l’ambiente giallorosso.
E forse è anche per questo che la Roma lo ha convocato per oggi e non per ieri, per evitare di fargli prendere qualche insulto da quel centinaio di tifosi presenti fuori Trigoria, a caccia di autografi (ma a fermarsi sono stati solo Baldanzi e il giovane Joao Costa). L’olandese ha un altro anno di contratto a cifre importanti (2,2 milioni più bonus), ma la Roma sta cercando di trovargli una sistemazione altrove.
FONTE: La Gazzetta dello Sport