Non basta un tempo giocato bene; non basta Dovbyk alla sua terza rete di fila. La Roma si deve accontentare di un pari contro l’Athletic Bilbao, squadra pericolosa, ma non esaltante. (…) Il primo tempo aveva illuso, per la bontà delle idee, per la tenuta atletica, per aver giocato con intelligenza, sapendo aspettare il momento giusto per colpire; nella ripresa, il calo è stato netto, e le correzioni non hanno funzionato, anzi. (…)
La Roma che si presenta al suo primo appuntamento europeo non è troppo diversa – negli uomini – da quella vista con l’Udinese: Juric sceglie Koné al posto di Pisilli, Hermoso per El Shaarawy (con Angelino sulla fascia) e Baldanzi per Pellegrini. (…) E’ una Roma, che riesce a cambiare pelle, che difende in blocco e cerca le verticali soprattutto quando si ruba palla sulla trequarti. Il gol di Dovbyk, il terzo di fila, nasce proprio così. (…)
Juric nella ripresa chiama in panchina Dybala – un cambio programmato ed inevitabile visti gli impegni ravvicinati e le sue fragilità – e manda in campo Soulé, che non gioca titolare dalla sfida di Torino. E proprio l’argentino sfiora il raddoppio a inizio ripresa dopo aver tagliato il campo con un’azione personale. (…)
E’ il Bilbao nella ripresa a fare la partita, la Roma rincorre e la riconquista della palla, con la stanchezza che comincia a subentrare, diventa più complicata. E si schiaccia troppo. (…)
Il pareggio arriva nel modo peggiore, con la difesa schierata: calcio piazzato e dormita generale, con Paredes che brucia nel cuore dell’area sia Cristante che Mancini. (…)
FONTE: Il Messaggero