Dybala fa bene alla Roma, la Roma fa bene a Dybala. Un matrimonio fin qui perfetto, celebrato dalle parole di José Mourinho, che non perde occasione di riempire di complimenti l’argentino in ogni conferenza stampa pre e post gara.
Tre gol, due assist e sei partite su sei in campionato (più quella di Europa League contro il Ludogorets) giocate da titolare, per un totale di 563 minuti (473 più 90). È come se la fiducia totale che La Joya sente intorno a sé sia stata la miglior medicina per dimenticare infortuni e preoccupazioni bianconere. Bisogna risalire al 2014, al Palermo, per trovare un Dybala così presente: 484 minuti nelle prime sei partite di campionato.
Alla quantità, che è comunque importante, Dybala ha aggiunto la qualità che tutti gli hanno sempre attribuito: 3 gol, 2 assist, una leadership naturale che gli è già stata riconosciuta. E la saggezza di saper stemperare certe situazioni. Lunedì sera, a Empoli, è stato evidente che Paulo volesse tirare il rigore poi sbagliato da Pellegrini.
Nelle dichiarazioni post partita, però, tutto è stato riportato alla normalità. “Chi tirerà il prossimo? Credo che a volte più che parlarne prima si decida sul momento. Io avevo già fatto gol, Lorenzo ancora non ha fatto gol e ne aveva bisogno per la fiducia. Era giusto che tirasse lui. Se c’è un altro rigore sicuramente vedremo al momento, non si scrive prima chi lo calcia“. Non è sicuro che Mourinho la pensi nello stesso modo, però è certo che metterebbe la firma sulle dichiarazioni di Dybala.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri