Ci voleva un ragazzo per ribaltare l’umore dei grandi vecchi di questa Roma perennemente in costruzione e sempre alla ricerca del suo lato migliore. Se non segna Pisilli, la stagione. che è solo all’inizio, prende già una brutta piega, con una classifica deprimente; segna Pisilli e la Roma salta in avanti verso le zone che le competono. E ancora poco, ma è già tanto, visti i tempi. Pisilli è stato il cambio della svolta (con Baldanzi), non tanto (e non solo) da un punto di vista tattico, ma sotto l’aspetto dell’energia.
E’ uno di quelli che corre più degli altri, ha un entusiasmo che a qualche suo compagno più stagionato al momento manca. Stavolta contro un Venezia dignitosissimo, è bastato, in futuro chissà. Un gol di testa, quello della rimonta, dopo due suoi colpi di fila non andati a segno per pochi centimetri: la sua esultanza alla Tardelli strega l’Olimpico e sveglia definitivamente la Roma, fino a quel momento non certo esaltante, stanca anche dal fiato speso con il Bilbao. Le tre di Juric, molto bene con l’Udinese. Ottimo primo tempo e pessimo il secondo con il Bilbao, mentre con il Venezia da dimenticare i primi 45, discreti i secondi.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni