Un’entità unica. La Roma e la sua gente ripartono insieme in un clima di entusiasmo ritrovato (anche per l’imminente avvicendamento tra Pallotta e Friedkin) dopo una stagione che, quasi arrivata al giro di boa, ha fatto in parte dimenticare la disastrosa annata precedente e tutte le polemiche che si è portata dietro per mesi.
Il principale simbolo della rinascita del club giallorosso è rappresentato da Fonseca, che ieri, microfono alla mano, ha parlato da leader assoluto davanti ai tifosi del Tre Fontane, conquistandosi gli applausi e i cori dei sostenitori presenti: «Siamo molto contenti di fare gli auguri in questo momento e in questo stadio. Vi ringrazio di cuore per il vostro calore e supporto. Siete sempre fantastici, con la squadra e col club. Ci date coraggio e forza, speriamo che siate orgogliosi di noi come noi siamo orgogliosi di voi. Tutti insieme siamo più forti, tutti insieme possiamo vincere».
Il tecnico portoghese e i suoi ragazzi sono attesi da un mese più che complicato: davanti a sé Fonseca vede l’impegno con l’ostico Torino, ma soprattutto i due big match con la Juventus e la Lazio, oltre che all’appuntamento di Coppa Italia – una competizione troppo spesso snobbata negli ultimi anni – con il Parma.
La chiave per continuare a stupire tutti con bel gioco e risultati passa anche attraverso il legame con i tifosi, un concetto ribadito dal mister della Roma in un’intervista in cui ha ripercorso i primi mesi della sua esperienza in Italia: «I nostri tifosi sono una delle cose che mi piace di più della Roma. Sono sempre con la squadra e sono sempre molto appassionati. Questo amore che hanno perla Roma è fantastico. La squadra è motivata, i giocatori stanno lavorando bene. Abbiamo molto da migliorare, ma siamo sulla strada giusta, penso che tutti insieme possiamo sognare».
L’allenatore arrivato dalla lontana Ucraina non ha paura di dimostrare una giusta ambizione e mira in alto, desideroso di regalare ai romanisti vittorie e un trofeo, una sensazione che manca ormai dal lontano 2008.
Dello slideshow a Roma Tv ciò che colpisce maggiormente è l’unità d’intenti che traspare dalle parole pronunciate su Petrachi, un deciso cambio di passo dopo la difficile convivenza (soprattutto per le scelte di mercato sui ruoli da rinforzare) tra Monchi e Di Francesco: «E un grande uomo. Ho una grande fiducia in lui, è un grande direttore e un grande leader. Sta sempre con la squadra e con me, mi piace molto parlare con lui. E una persona con grande ambizione. I nostri obiettivi sono gli stessi. Parliamo molto di come dobbiamo imparare a migliorare la squadra e siamo sempre d’accordo».
Trai giocatori più coccolati da Fonseca ci sono Mancini e Pellegrini: «Gianluca è giovane, ma per me è un leader, nello spogliatoio e in campo. Può diventare uno dei più forti centrali difensivi d’Italia e d’Europa. Lorenzo è uno dei miglior giocatori italiani». Nessuno deve però farsi distrarre dai troppi elogi, c’è un Torino da battere.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora