Un giorno libero in più, non certo un premio per una squadra che ha perso 4 delle ultime 5 partite in campionato, ma l’attesa per Claudio Ranieri, partito ieri sera con destinazione Londra per incontrare Dan e Ryan Friedkin e firmare il suo ritorno. Il terzo allenatore della faticosa stagione della Roma, così, sarà una vecchia conoscenza. Per il testaccino sarebbe la quarta avventura in giallorosso: una da calciatore e tre da allenatore, con il picco dello scudetto sfiorato nella stagione 2009-2010, quando subentrò a Spalletti alla terza giornata.
Un ritorno gradito alla piazza e probabilmente anche alla squadra. Ranieri aveva detto, dopo aver chiuso con il Cagliari, che non avrebbe più allenato squadre di club ma, eventualmente, solo nazionali. Al cuore, però, non si comanda. A 73 anni, Ranieri non può essere un’opzione per il futuro.
Però è possibile, anzi probabile, che i Friedkin gli abbiano sottoposto un contratto particolare: allenatore fino a giugno e poi dirigente. In pochi conoscono Roma e la Roma come il sor Claudio, rispettato da tutti e adorato dalla tifoseria. Una mossa astuta da parte dei Friedkin, che erano all’angolo come un pugile in balia dell’avversario. Avevano licenziato Juric mezz’ora dopo la fine di Roma-Bologna senza avere in mano il successore. E pensare che dopo il tracollo contro la Fiorentina – 5-1 al Franchi, il 27 ottobre – tutti avevano capito che il destino dell’allenatore croato era segnato, con la squadra in aperta ribellione contro l’idea di calcio che le era stata proposta. L’Olimpico, domenica pomeriggio, aveva visto il gesto forte della Curva Sud, che ha abbandonato in massa la partita prima della fine. Chissà se anche questo ha pesato sulla decisione.
In giornata erano scese le quotazioni di Vincenzo Montella, che la Turchia non ha voluto liberare, e non sono stati ripristinati i contatti con Mancini e Allegri, tecnici da triennale dai 6 milioni di euro a stagione in su. La scelta di Ranieri toglie il primo timore della piazza: l’arrivo di un altro straniero scelto con l’algoritmo o con i consigli dell’agenzia di collocamento preferita dai Friedkin, la CAA di Frank Trimboli. Se oggi Ranieri firmerà – ma le probabilità sono altissime — il futuro che lo attende è da far tremare i polsi: Napoli, Tottenham e Atalanta alla ripresa dopo la pausa (le prime due in trasferta).
Al sor Claudio, che ha vinto una Premier League sulla panchina del Leicester, le sfide sono sempre piaciute. Il primo obiettivo sarà fare punti. Il secondo affrontare i casi dentro la squadra, a partire da Dybala che non sa ancora se raggiungerà il numero di presenze necessarie per il rinnovo automatico del contratto.
Sono in scadenza El Shaarawy, Paredes e Zalewski. Mancini, Cristante e Pellegrini sono stati i più contestati. Hummels e Hermoso erano pronti a chiedere la cessione già a gennaio, il primo in Bundesliga e il secondo al Real Madrid. Ora aspetteranno.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri