La rabbia monta ogni ora di più. L’amarezza dilaga in città, la protesta si espande a macchia d’olio e coinvolge i tifosi di tutte le età. Dai bambini che non si spiegano perché in otto mesi sono passati da José Mourinho a Ivan Juric, passando per Daniele De Rossi. Fino agli adulti che stanno rivendendo il loro posto allo stadio. Per la prima volta da quando Dan Friedkin ha acquisito il club nel 2020, dovrà fare i conti con l’ira dei romanisti. Un problema che il magnate texano preferisce affrontare a distanza. Lui e il figlio, infatti, ieri mattina sono ripartiti per gli Stati Uniti dopo 5 giorni nella Capitale. La gestione societaria è tornata in mano all’ad Lina Souloukou, pure lei contestata per aver avallato la cacciata di un simbolo del club.
È poi prevista una forte contestazione domani sera all’Olimpico, lanciata dai gruppi organizzati che entreranno in Curva Sud 30 minuti dopo il fischio d’inizio. Ad aggiungersi al caos c’è anche Zalewski, messo fuori rosa dalla società per convincerlo a firmare il rinnovo. Nonostante il club, rispondendo all’istanza avanzata dai legali del ragazzo, avesse assicurato al calciatore di essere reintegrato totalmente in gruppo, ad oggi Nicola svolge soltanto la parte atletica per poi essere allontanato dalla squadra ad effettuare giri di campo in solitaria.
Intanto il compito di Juric contro l’Udinese sarà portare i primi tre punti della stagione per restituire serenità all’ambiente. Lo farà senza Le Fée e Saelemaekers infortunati, proponendo il 3-4-2-1 suo marchio di fabbrica. La grande curiosità resta Dybala che dovrebbe giocare titolare sulla trequarti accanto a Pellegrini, altrimenti lascerà spazio a Soulé.
FONTE: Il Messaggero