Se le vittorie portano il buon umore, pensate allora cosa avrebbe scatenato Gian Piero Gasperini in zona mista se non avesse battuto sabato sera il Kaiserslautern. Di certo il messaggio che avrebbe inviato all’ambiente ma soprattutto alla società giallorossa sarebbe stato ancora più rumoroso, e di certo non avrebbe parlato con il sorriso e buttando tra una frecciata e l’altra anche qualche battuta. Eppure i segnali lanciati nel suo discorso post partita sono inequivocabili, (…).
Gasp con lucidità ed estrema calma ha fatto il punto di quello che sta chiedendo al suo direttore sportivo: l’acquisto di titolari e il completamento della rosa. Quanti ne mancano nell’undici ideale? Wesley lo avrà ufficialmente a disposizione da giovedì prossimo, Ghilardi è in chiusura oggi, ma non sarà un titolare inamovibile. Nel carrello della spesa vanno inseriti un altro difensore centrale (considerando la partenza di uno tra Kumbulla e/o Hermoso) e un trequartista a sinistra di piede destro. E siamo a due. A loro vanno aggiunti anche gli altri rinforzi che il tecnico chiede per completare la rosa: un secondo portiere (Gollini andrà via), un altro centrocampista (Gasp ha Koné, Cristante, El Ayanoui, più Pisilli e Pellegrini considerati però molto più trequartisti) e un terzino sinistro al posto di Salah-Eddine che finirà nella lista trasferimenti quando avrà smaltito la piccola lesione rimediata in allenamento la scorsa settimana.
Gasp chiede quindi altri cinque rinforzi, per un totale di nove acquisti nel mercato estivo. E li chiede il più in fretta possibile per poterli preparare al meglio all’inizio della stagione. Ora va detto che Massara sta facendo il massimo da quando è arrivato a fine giugno a Trigoria: prima ha compiuto il miracolo di chiudere le plusvalenze necessarie per il settlement agreement, poi si è tuffato sugli innesti portando El Ayanoui, Wesley e Ghilardi, oltre a dover fare i conti con la grana Rios. Adesso intensificherà il lavoro per l’esterno a sinistra che la Roma non vuole sbagliare perché tutti a Trigoria sono convinti che portando il nome giusto la squadra potrà fare il definitivo salto di qualità. Priorità all’attacco, poi agli altri ruoli mentre intanto verranno chiuse alcune cessioni (Gollini, Abdulhamid, un difensore e alcuni giovani). Attenzione agli esuberi della Premier, da lì il diesse potrebbe trovare qualche nome buono per far contento il proprio allenatore. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi











