Europa, campionato e mercato: Gasperini vuole tutto. È la fortuna e il valore aggiunto della Roma avere un allenatore che non si accontenta mai. Bene, il prossimo traguardo è fare en-plein con Stoccarda e Panathinaikos e qualificarsi tra le prime 8, evitando così i playoff di febbraio. Ferguson, dopo tanto penare, segna una doppietta? Ottimo. Ma che non venga in mente a qualcuno che i problemi là davanti siano risolti. L’alzare l’asticella continuamente è stata la sua forza all’Atalanta.
Modello che sta cercando di replicare alla Roma. Ma per questo va assecondato, ascoltato e seguito. Squadra, dirigenza e proprietà non fa differenza: a Trigoria la linea guida deve essere quella tracciata dall’allenatore. I due gol di Ferguson fanno piacere, eccome. Ma non è che cancellano tre mesi di nulla o le 15 reti in 14 partite di campionato. Ergo, a gennaio l’attaccante va preso.
Nonostante Gasp non ami perdere nemmeno nella dialettica, la gara di Glasgow ha confermato come la Roma abbia una sola anima: quella rapace e predatoria che fa del pressing asfissiante il suo marchio di fabbrica. E farlo sempre e comunque, ogni partita, che sia di coppa o campionato, con l’intensità vista nel primo tempo contro il Celtic non è possibile. O meglio, non è possibile se si utilizzano sempre gli stessi interpreti. Ma le rotazioni sempre più ampie e frequenti diventano possibili, se il livello di chi entra si avvicina a quello degli highlander (cit.). Gasp è stato chiaro con la società: se arriva un centrale d’esperienza – ipotesi a lui più gradita – resta Celik sulla fascia.
Discorso a parte merita Pisilli: Niccolò ha un mese per eguagliare il percorso fatto dal centrocampista marocchino. Se ci riesce, bene. Altrimenti a fine gennaio l’ipotesi prestito non è da escludere. Dinamiche e strategie che l’allenatore ha chiare in testa da tempo. E che magari, se Dan Friedkin verrà incontro alla richiesta del sindaco Gualtieri di essere presente per la presentazione del progetto stadio nei prossimi giorni (data non ancora fissata), potrà ribadirgli a voce prima di Natale.
FONTE: Il Messaggero











