AAA, cercasi disperatamente Chris Smalling. Sono trascorsi ormai due mesi esatti dall’ultima apparizione in campo con la maglia della Roma del difensore inglese: parliamo, infatti, del 1 settembre e della sfida con il Milan, al gong del calciomercato estivo e alla vigilia della prima sosta per le nazionali della stagione.
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Il problema non è affatto di poco conto ma soprattutto di difficile risoluzione. Si è detto e scritto di una generica infiammazione tendinea, ma si tratta in realtà di una “tendinopatia perirotulea inserzionale” divenuta ormai cronica. (…) La sintomatologia è seria, il dolore invasivo e la soluzione, nella maggior parte dei casi, è l’assoluto riposo dall’attività agonistica. Un problema serio per un calciatore che può portare anche ad un intervento chirurgico.
Un fastidio, quindi, che è diventato rapidamente dolore, con il quale prima convivere per poi successivamente arrendersi. L’infiammazione tendinea, nella zona tra quadricipite femorale e piatto tibiale, ha ben presto provocato un dolore praticamente ingestibile per il ginocchio di Smalling, che ha iniziato così un lungo percorso di riabilitazione. (…)
Da lì la scelta di volare nella sua Londra per farsi visitare da uno dei massimi esperti in materia, il prof. Andy Williams, tra gli ortopedici più famosi della Premier League: il consulto, andato in scena presso la Fortius Clinic nel cuore della City, non ha fornito al calciatore indicazioni diverse da quelle seguite finora. Non esiste una tabella di marcia dettagliata né una potenziale data di rientro. (…)
Il Ministero della Difesa senza Ministro, un reparto rimasto orfano del suo leader nel momento in cui sarebbe servita la sua leadership per dar modo a Llorente e Ndicka di alternarsi senza affrettare i tempi. (…). La Roma si sta abituando a fare a meno del suo leader, Chris è ancora nel tunnel di un recupero che non mostra ancora bagliori di luce in lontananza.
FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo