TuttoASRoma.it | Rassegna Stampa | La forza di Lukaku, la classe di Dybala: l’attacco di Mourinho diventa stellare

L’accordo ancora non c’è. Si tratta a oltranza. Ma difficilmente, arrivati a questo punto, con il blitz della Roma a Londra, non si arriverà ad una stretta di mano tra i giallorossi e il Chelsea per Romelu Lukaku. Né Inter e nemmeno Juventus, ma la squadra di José Mourinho, pronto ad affidargli l’attacco della sua truppa. Lo voleva un attaccante con queste caratteristiche lo Special One. Lo desiderava dal ritiro in Portogallo e forse anche prima, visto che l’infortunio di Abraham aveva dato il tempo per pensarci. Sta per arrivare adesso, con ritardo è vero, ma è ampiamente giustificato da quello che tranquillamente si può definire un colpo da novanta. Uno che fa alzare il livello tecnico e fisico della Roma in maniera sensibile.

La Roma continuerà (per ora) a giocare con la difesa a 3 nonostante adesso, Mou, abbia in rosa gente che gli permette di pensare anche al cambio tattico. Ma l’idea della difesa a quattro è stata (sempre per ora) accantonata. Allora avanti con il 3-5-2 con Lukaku al fianco di Dybala in quello che è un vero e proprio attacco da sogno. Con l’innesto del belga, uno che sa far salire la squadra, uno che gioca spalle alla porta, uno che attacca la profondità aumentando in corsa la sua velocità, le opzioni lì davanti diventano diverse. Ma non c’è dubbio che è quella citata la prima linea titolare.

Un attacco stellare, con Lukaku che entrando nel dettaglio si adatta benissimo alle caratteristiche di tutti i compagni di reparto. Ovvio che la Joya è il partner naturale, abile tecnicamente, pronto a buttarsi alle spalle di Big Rom nel momento in cui lui viene incontro per dare l’opzione in avanti ai centrocampisti, ma anche con Belotti, in una veste diversa, pronto ad azzannare lo spazio con il lavoro sporco fatto in questo caso dal Gallo, Lukaku ci può stare. E lo stesso discorso si potrebbe fare pure con Azmoun, che può tranquillamente agire come seconda punta con l’ex Inter che è quello che si sacrificherà, anche, a prendersi le “carezze” e le “attenzioni” dei difensori avversari. L’anno scorso il prescelto era Dybala che in questo modo verrà tutelato anche sotto l’aspetto fisico. Magari girando un poco più lontano con la libertà di inventare potrebbe ricevere meno colpi.

Tenendo bene a mente il concetto difensivo, magari Mourinho in alcune circostanze potrebbe mandare in campo una Roma ultra offensiva con la doppia punta e con un trequartista. A scelta tra Dybala e Aouar oppure Pellegrini, che però dovrebbe rimanere dietro, in mezzo al campo, a giocare palloni puliti per quei tre in questo caso che saranno davanti. Infine la pazza idea, ma questa solamente in alcune occasioni, soprattutto se c’è da riprendere un match: Dybala–Aouar–El Shaarawy alle spalle di Romelu. Un’idea fantastica. Da valutare. Per sognare.

FONTE: Il Messaggero – G. Mustica