Squadra che vince non si cambia. O quasi. A Verona, nella seconda sfida consecutiva da ex, Juric dovrebbe mettere in campo dieci undicesimi della formazione che è tornata alla vittoria giovedì sera con il Torino all’Olimpico. La novità – se così si può dire – è rappresentata dal ritorno fra i titolari di Pellegrini. Il Capitano è entrato soltanto nell’ultima parte del match coi granata, ma oggi al Bentegodi dovrebbe riprendere posto in campo dall’inizio (a fargli spazio Baldanzi) e fascia.
Qualche metro più avanti Dybala è favorito come centravanti (sia pure di manovra), ruolo nel quale ha segnato e convinto, mentre Dovbyk è rientrato in gruppo soltanto ieri, appena in tempo per la rifinitura. Nella conferenza di vigilia, a domanda sulle condizioni dell’ucraino, la mimica facciale del tecnico ha indicato una certa perplessità. E a meno di contrordini dell’ultima ora, l’ex Girona dovrebbe partire dalla panchina, pronto a dare il cambio alla Joya, in campo da titolare tre volte nelle ultime 4 partite.
I crampi non hanno invece fermato Zalewski, che pure aveva chiesto il cambio col Toro. Il polacco dovrebbe essere regolarmente in campo, ma il ritorno di El Shaarawy può dare un’alternativa in più sulle fasce. Ha invece convinto la mediana tutta francese, così come Pisilli a trequarti. Confermatissima la linea arretrata: ancora fuori Hermoso, fermato da un problema muscolare, il braccetto di sinistra sarà nuovamente Angeliño, accanto agli altri inamovibili Mancini e N’dicka e davanti a Svilar.
FONTE: Il Romanista – F. Pastore