Il gradimento di Ivan Juric a Roma ha raggiunto i minimi storici. La vittoria ottenuta contro il Torino poteva essere un segno di ripresa. Ma poi tutto è stato vanificato dalla sconfitta contro l’Hellas Verona, squadra che veniva da 6 sconfitte nelle ultime 7 e a cui mancavano i loro giocatori chiave.
In 10 partite, Juric non ha mai vinto due volte di fila e la sua media punti è crollata a 1,42 per partita. Raggiungere la zona Champions è un miraggio e bisognerà nuovamente ricostruire. Hummels chiederà di andar via se non cambia l’allenatore, Hermoso si è pentito della sua scelta, Paredes con la testa è già al Boca Juniors. Pellegrini e Cristante sono i più criticati e non è escluso che a giugno possano partire. Persino Dybala sembra essersi perso. Ad oggi, gli unici punti fermi sono Svilar, Pisilli, Le Fée, Koné e Dovbyk. Ma con un altro anno senza i profitti della Champions League qualche pezzo pregiato sarà ceduto.
Pochi capiscono la mossa di Angelino usato da braccetto e non da esterno, Hummels non trova mai spazio anche se Ndicka vacilla. Le marcature a uomo non sono state metabolizzate e ormai il tempo per le prove è scaduto. I calci d’angolo erano un punto di forza della Roma di Mourinho, ora sono il punto debole. L’unico alibi di Juric sono gli arbitraggi sfavorevoli che hanno ancor di più affossato la squadra.
FONTE: Il Corriere della Sera