Pasqua amara per la Roma di De Rossi che esce dal Via del Mare di Lecce con un solo punto e un’altra prestazione deludente. Contro Fiorentina e Sassuolo erano arrivati quattro punti sofferti, con avvii di gara pessimi e una ripresa che aveva lasciato ben sperare. Contro il Lecce, senza lo squalificato Pellegrini e con diversi acciaccati dopo la sosta per le nazionali De Rossi sorprende con qualche scelta inaspettata. La prima su tutte quella di lasciare fuori El Shaarawy dando fiducia a Zalewski, e in mezzo al campo stavolta spazio a Bove con Aouar rimasto seduto a guardare.
L’approccio, anche in Salento, non è dei migliori, e a prendere campo è la squadra di Luca Gotti. Dopo undici minuti subito la prima notizia negativa: N’Dicka si fa ammonire, giallo pesante che gli farà saltare il derby e che condiziona un primo tempo negativo dell’ivoriano.
La Roma non ha idee né ritmo, il Lecce crea occasioni complice soprattutto un pressing dei giallorossi che non dà i frutti sperati.
É Svilar protagonista dei primi quarantacinque minuti con diversi interventi decisivi. L’ultimo sussulto è il palo esterno di Angelino su punizione. L’intervallo schiarisce le idee al tecnico romanista che non mette mano agli undici in campo (unico cambio Huijsen per N’Dicka) ma chiede qualcosa di diverso ai suoi che attaccano di più ma rischiano più volte l’imbarcata. Al 55’ l’episodio chiave del la partita: Zalewski viene toccato in area da Blin e va a sbattere contro Falcone in uscita. Per Marcenaro e il Var è tutto regolare, ma il tocco del centrocampista leccese è evidente. Un rigore negato che manda su tutte le furie la panchina della Roma.
Un punto che sa di rimpianto per la Roma che dopo tre vittorie consecutive in trasferta si ferma per la seconda volta di fila dopo il pari in extremis di Firenze. Prima dei due inciampi erano arrivate tre vittorie lontano dall’Olimpico.
Ora arriva un periodo difficilissimo a cominciare dal derby di sabato prossimo. Passando per la doppia sfida europea col Milan fino alla trasferta di Udine e allo scontro diretto casalingo col Bologna. A proposito dei rossolbù, la Champions ora è lontana cinque punti, con i ragazzi di Motta più vicini alla Juve che alla Roma. E attenzione all’Atalanta, che con una gara da recuperare dista solo due lunghezze. Ma ora, testa solo al derby, il primo di Daniele. Da vincere per tanti motivi.
FONTE: Il Tempo – L. Pes