Lo abbiamo visto nel secondo tempo della gara contro l’Empoli, di certo De Rossi riproporrà la soluzione tattica anche in futuro. Perché con l’arrivo di Kevin Danso la difesa a tre non sarà certo tabù ma, anzi, sarà una soluzione per dare maggiore protezione alla difesa e anche quell’equilibrio che proprio contro i toscani è mancato nel corso dell’intera partita, specialmente nel primo tempo.
E allora l’austriaco sarà quella pedina che potrà garantire al tecnico un cambio di assetto, a seconda delle partite e degli avversari che affronterà, ma anche a partita in corso, visto che nel Lens ha giocato proprio da centrale della difesa a tre e con ottimi risultati. Mancini a destra, Danso in mezzo e N’Dicka a sinistra. Con Smalling pronto a sostituire uno dei tre o all’occorrenza anche Angeliño come abbiamo visto contro l’Empoli.
Di certo potrà essere una soluzione tra le tante, un 3-4-2-1 che potrà dare qualche garanzia in più nelle partite in cui ci sarà bisogno di chiudere maggiormente gli spazi e al tempo stesso provare a trovare quell’equilibrio a centrocampo che adesso è una delle difficoltà più evidenti della formazione giallorosso.
Un modulo utilizzato da Mourinho e che potrà essere rispolverato anche da De Rossi se non arriveranno altri innesti dal mercato in mezzo al campo. Così Angeliño, elogiato da De Rossi anche per le sue abilità tecniche sui cross, potrà essere libero anche di avanzare con maggiore frequenza in avanti, magari lasciando Celik a destra più arretrato in protezione della difesa. Aspettando anche di scoprire il neo acquisto Abdulhamid. Ma sarebbe anche una mossa per cercare di dare maggiore libertà ai tre davanti, quindi Dovbyk, e i due trequartisti tra Dybala, Soulé e Pellegrini.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi