È la Roma di Lukaku e Dybala, certo, ma adesso è tornata a essere la Roma anche di Pellegrini. Il risveglio del capitano giallorosso dopo un periodo complicato tra problemi fisici e prestazioni non all’altezza delle aspettative, la rinascita di un giocatore che sotto la gestione di Daniele De Rossi ha ricominciato ad esprimersi al meglio delle sue possibilità e che adesso è diventato di nuovo essenziale ai fini del gioco e del risultato. Lorenzo è tornato a essere “Magnifico”, è tornato finalmente quel giocatore che nella prima stagione di Mourinho aveva trascinato la squadra con i suoi quattordici gol e otto assist stagionali.
Nelle ultime otto partite ha riscattato gli alti e bassi della prima metà di stagione non certo positiva. Dalla sfida all’Olimpico contro il Verona fino a quella di sabato sera a Monza, Pellegrini ha realizzato cinque gol (quattro in campionato) e servito tre assist, tutte reti decisive per il risultato finale delle sfide. Ma non basta: Pellegrini è anche il centrocampista che ha preso parte a più gol nel cinque grandi campionati europei a partire dal debutto di De Rossi sulla panchina della Roma, lo scorso 20 gennaio. “Se questo è l’inizio, ragioniamo su cosa può essere la Roma in prospettiva con questa mentalità”, ha detto Lorenzo dopo la partita contro la squadra di Palladino. La crescita in campo e una nuova serenità ritrovata, tra spogliatoio e vita privata, adesso lo spingono a rilanciare le ambizioni della Roma.
E adesso la condizione è ottimale per rispondere alla chiamata di Luciano Spalletti. Nelle ultime due finestre degli impegni delle nazionali Pellegrini era rimasto fuori per infortunio, ora punta alla convocazione per dimostrare di meritare una maglia azzurra per gli Europei. Dopo quello sfumato nel 2021 per infortunio, il sogno di Lorenzo è finalmente vivere quello di giugno. Prima però la Roma, per trascinarla in Champions e in una nuova finale europea.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi