Battendo prima i fantasmi («se avessimo perso stasera sarebbe crollato il Colosseo o avrebbero attaccato San Pietro» ha detto sorridendo Mourinho a fine partita) e poi il Frosinone, la Roma ha ripreso la sua corsia di marcia in campionato dopo la sbandata che l’aveva portata fuori strada già tre volte quest’anno, tra Verona, Milan e Genoa, con l’ultima ferita ancora fresca e ben visibile soprattutto nelle teste dei giocatori. Ma l’Olimpico ha scelto ancora di schierarsi col suo Special Re, e la Roma ha risposto intanto d’orgoglio, per il resto (gioco e divertimento) ci si penserà più in là.
Era importante vincere e con un gol per tempo lo si è fatto, vincendo le resistenze di un Frosinone divertente e sbarazzino, magari un po’ inconcludente, ma di sicuro attrezzato per l’obietto di restare in serie A, grazie all’ottimo lavoro di Di Francesco e a un gruppo di giovani talenti già ben assemblati. A marcare la differenza Lukaku nel primo tempo e Pellegrini nel secondo, sempre con l’assistenza di Dybala, uscito stremato al 91’ e già esentato da Mou dall’impegno di giovedì con i Servette all’Olimpico.
Avvolta nella paura, nonostante la plateale scelta sentimentale dell’Olimpico trascinato dalla Curva Sud di sostenere Mourinho e la squadra senza alcuna incertezza, la Roma non ha avuto compito facile nel districare una matassa che il Frosinone ha reso ancora più ingarbugliata con il suo modo di stare in campo aggressivo e propositivo, con tanti uomini pronti ad attaccare e a difendere in avanti, con rotazioni complete tra giocatori dello stesso reparto e nelle catene laterali, pronti tutti ad aiutarsi l’un l’altro.
Era partito in un modo Di Francesco, e cioè con un’inedita difesa a tre per difendere meglio su Lukaku e Dybala, ma ha preso il gol proprio quando aveva appena cambiato il sistema di gioco, e forse non è solo una casualità, costretto dall’infortunio di Romagnoli, sostituito dalla mezzala Brescianini. Ma la filosofia è rimasta sempre la stessa, in un modo e nell’altro, e di questo gli va reso atto.
Proprio l’avversario sbarazzino ha complicato la serata psicologicamente già drammatica della Roma, scesa in campo appena 72 ore dopo la clamorosa debacle in casa del Genoa e ora impegnata a percorrere un sentiero strettissimo sull’orlo di un dirupo che in caso di caduta avrebbe potuto avere conseguenze assai difficili da gestire. Significative le parole di Mourinho a Dazn nell’immediata vigilia: «Ieri abbiamo provato diverse soluzioni per tamponare le assenze di Smalling e Llorente, ma alla fine Cristante è quello che ci da maggiori garanzie».
Dunque nonostante le preoccupazioni della vigilia è stato proprio Bryan a scendere in campo in mezzo a Mancini e Ndicka, con Celik bocciato e tenuto in panchina per eventuali emergenze. Sulle fasce riproposta la coppia più collaudata, Karsdorp e Spinazzola, in mezzo, con Paredes in regia, Bove e Pellegrini, davanti l’immancabile LuPa: alle sue mammelle si sono attaccati quasi tutti i 62638 che hanno affollato l’Olimpico per l’ennesimo sold-out (con almeno 3000 tifosi arrivati da Frosinone).
Nei primi minuti la Roma con la forza della determinazione evidentemente trasfusa negli spogliatoi è partita all’attacco, rimediando 4 calci d’angolo in sette minuti, calciati bene da Paredes e Dybala, ma con la difesa del Frosinone a far buona guardia nell’anticipo sui romanisti. Quando poi la palla cadeva a terra, era la maggior leggerezza dei centrocampisti del Frosinone a farla muovere con più velocità: prima con l’ex Mazzitelli e l’argentino di scuola Juve Barrenechea, poi quando si sono messi a tre anche con Brescianini.
Bravi anche gli esterni Soulé e Baez, con Cuni (albanese nato in Germania), classe 2001, al centro dell’attacco al posto di Cheddira. In vantaggio avrebbe potuto andare il Frosinone al 18’, per un erroraccio di Ndicka che ha fatto passare un lancio lungo che avrebbe potuto gestire con facilità inducendo Rui Patricio all’uscita ritardata, con Cuni che si è infilato in mezzo e poi ha battuto a rete a porta vuota ma da posizione molto decentrata e per fortuna della Roma la palla è andata sull’esterno della rete.
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/maglie-2023-2024/as-roma-uscita-la-maglia-per-la-nuova-stagione/