Una maledizione lunga diciassette anni. La Roma esce per l’ennesima volta ai quarti di Coppa Italia arrendendosi al Milan di Conceicao che a San Siro vince 3-1. L’ultimo trofeo risale al 2008 ma nelle ultime stagioni questa competizione è diventata un vero e proprio incubo: basti pensare che l’ultima semifinale risale al 2017. Troppo tempo.
Due sorprese nelle scelte iniziali di Ranieri: Dovbyk ancora escluso con Shomurodov accanto a Dybala, e Pisilli preferito a Pellegrini in un 3-5-2 che vede Celik vincere il ballottaggio con Rensch per il posto da difensore di destra. Inizio timido della Roma che non approccia al match con la fame che serve nelle serate da dentro o fuori.
Dybala scalda i guanti a Maignan con un colpo di testa centrale ma il vantaggio lo trova il Milan, con l’immancabile gol dell’ex firmato da Abraham. Svilar respinge il tiro di Reijnders ma sullo sviluppo dell’azione arriva il cross di Theo che l’inglese mette all’angolino con un grande stacco di testa.
La reazione della Roma è prepotente. Shomurodov per poco non beffa Maignan, Pisilli scheggia la traversa di destra e Dybala impegna ancora il portiere francese con un diagonale velenoso. Ma a pochi minuti dall’intervallo arriva il raddoppio rossonero ancora con Abraham pescato dalla verticalizzazione precisa di Theo sul contropiede del Milan.
Grave l’errore di Celik che non segue il movimento di Hummels e lascia l’attaccante in posizione regolare. L’ultimo squillo è una bella punizione di Dybala deviata in corner da Maignan, ma il primo tempo per la Roma è un insieme di rimpianti e scelte sbagliate di Ranieri. Il tecnico giallorosso torna sui suoi passi e all’intervallo stravolge la squadra inserendo i calciatori ipotizzati titolari nelle previsioni.
Entrano Rensch per Celik, Pellegrini per Paredes e Dovbyk per Shomurodov. La Roma si mette a specchio con la difesa a quattro ma dopo pochi minuti il Milan sfiora il tris con la traversa di Walker. Episodio al minuto 53 che ridà speranze alla Roma. Dovbyk mette subito la firma spingendo in porta un cross di Angelino sporcato da Walker.
Conceicao vara la contromossa inserendo gli ultimi due arrivati Gimenez e Joao Felix al posto dei migliori uomini della serata: Pulisic e Abraham. Proprio il portoghese sfrutta un’altra disattenzione della rertroguardia romanista (Hummels forse troppo coraggioso nelle uscite) e firma il tris con la sua prima rete in rossonero. Un autogol di Reijnders stava per rimettere ancora in partita la Roma ma ad inizio azione c’era il fuorigioco di Dovbyk.
Escono anche Saelemaekers e Hummels per far spazio a El Shaarawy e il neo acquisto Nelsson. I giallorossi tornano a spingere ma Pellegrini spedisce larghissimo un piattone che poteva essere sfruttato meglio a dieci minuti dalla fine. Subito la testa a Venezia, non c’è tempo per recriminare.
FONTE: Il Tempo – L. Pes