Lo ha fatto ancora! Ranieri, o forse sarebbe meglio chiamarlo «mister derby» vince per la quinta volta la stracittadina della Capitale, una partita che non ha mai perso. Lo fa con scelte azzardate (alzi la mano chi non ha pensato «questo è matto» quando si è visto Pellegrini titolare), con quel modo pacato di dare dure lezioni ai suoi rivali.
L’ha vinta di testa e di coraggio gettando il cuore oltre l’ostacolo, mandando in campo dall’inizio Pellegrini che contro il Milan aveva mostrato quanto è indietro rispetto alla sua condizione abituale. Invece proprio il capitano ha preso per mano la Roma realizzando un gol capolavoro che ha messo la serata romanista in discesa. Un gol che spazza via una crisi lunga fin troppo che lo rimette al centro del progetto e nei cuori dei tifosi romanisti.
Il meglio dei giallorossi nei primi venti minuti di gioco, con il tap-in di Saelemaekers che porta il risultato sul 2-0 dopo diciotto minuti di derby: realizza un gol pesante alla sua prima stracittadina. Il tutto solo e grazie a un Dybala in condizione stellare che cambia la dinamica della gara: quando sta così è tanta roba.
Ma la serata non è finita lì, perché la Roma prima prova a chiuderla, poi subisce il ritorno della Lazio che fatica a trovare la solita velocità e fluidità di gioco anche per la pressione dei giallorossi che però soffre sempre più col passare dei minuti.
Nella ripresa infatti cambia tutto, la Roma si mette sulle corde pronta ad incassare ma la Lazio, che è a dodici punti più su non a caso, inizia a martellare la difesa giallorossa pur non riuscendo a sfondare. Oltre trenta le palle messe dentro dagli uomini di Baroni (non a caso la Lazio è la squadra che crossa in più della Serie A), ma Hummels & Co. tengono fino all’ultimo minuto chiudendo con la porta inviolata.
Il resto sono episodi, giocatori che entrano ed escono, inizia il valzer dei cambi con il solito Pairetto a far casino. Alla fine il peggiore in campo è lui, non riesce a tenere in mano la partita soprattutto nel finale e si chiude con il rissone: rosso a Castellanos ma manca un provvedimento nei confronti di Hummels altro protagonista della baruffa a ridosso dei tre punti.
Il bilancio è chiaro: da una parte ride la Roma che vince il derby in un momento fondamentale della sua stagione, grazie a Ranieri riuscito nel duro compito di dare un senso alla crescita della squadra. Dall’altra piange la Lazio perché ha perso una partita che non vorresti mai perdere, ma esce a testa alta dalla sfida contro i «nemici» di sempre.
Questa sconfitta non toglie nulla allo splendido cammino di Baroni e di una squadra che ha tutte le carte in regole per chiudere la stagione al top e giocare la prossima Champions League. Ora via agli sfottò e scarico di adrenalina ma poi subito testa ai prossimi appuntamenti: perché inizia il girone di ritorno.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora