Mourinho rammaricato e polemico, Lukaku non reagisce ai fischi. Nonostante la squalifica che ha costretto il tecnico portoghese ad assistere il match dalla tribuna, lo Special One ha volto rilasciare alcune dichiarazioni al termine della sfida di San Siro, che ha visto la Roma cedere a dieci minuti dalla fine complice la rete di Thuram.
“Nonostante le assenze, la stanchezza accumulata e il poco tempo per preparare la partita, soprattutto rispetto a quanto ne ha avuto a disposizione l’Inter, i miei ragazzi hanno fatto una gara importante – ha affermato ai canali ufficiali del club giallorosso – perché sono rimasti tutti tranquilli nonostante le difficoltà. Le sensazioni di tutti allo stadio, noi, loro, i tifosi, era che la partita sarebbe finita con un pareggio, però poi abbiamo preso un gol perfettamente evitabile, per quello c’è amarezza, meritavamo di più, soprattutto dopo la prestazione dei miei calciatori senza Dybala, Pellegrini, Spinazzola e Smalling, ma sono fiero dei miei uomini”.
Il tecnico portoghese non ha gradito la gestione dei cartellini di Maresca, né la decisione di giocare di domenica: “Non c’è stato tanto rispetto per i miei giocatori, l’atteggiamento dell’arbitro con N’Dicka e Mancini dimostra tutto, poi anche le ammonizioni, sembravano scientifiche ai difensori centrali e ai centrocampisti di manovra, Paredes e Cristante. L’Inter dopo il giallo a Pavard ha subito potuto sostituirlo con un altro giocatore di livello, mentre noi non ce lo potevamo permettere. Poi c’è stato anche un altro regalo della Lega, perché potevamo tranquillamente giocare lunedì visto l’impegno in Europa League, e invece siamo scesi in campo oggi (ieri, ndr)”.
Il più atteso sul terreno di gioco a San Siro era sicuramente Lukaku, soprattutto a causa delle numerose polemiche che si sono susseguite nell’avvicinarsi alla sfida. Nonostante il divieto della Questura di Milano gli ultras nerazzurri hanno deciso di distribuire ugualmente i fischietti all’esterno del Meazza per cercare di destabilizzare il grande ex della partita.
Contestazione che è iniziata già dal riscaldamento, quando Lukaku è entrato nel terreno di gioco insieme ai suoi compagni, in uno scenario assordante. Preparato a quello che sarebbe successo, il centravanti belga è rimasto composto e ha inoltre rivolto un lungo applauso ai tifosi giallorossi presenti nel settore ospiti. Ma i supporter dell’Inter non hanno accolto il capitano del Belgio con i soli fischietti. Durante il match sono infatti comparsi sugli spalti alcuni palloncini a forma di banana, oltre a uno striscione che recitava “Lukaku infame”.
Nessun gesto di avvicinamento neanche al triplice fischio, quando Big Rom ha deciso di non salutare nessuno dei suoi ex compagni di squadra, dirigendosi immediatamente nel tunnel in direzione degli spogliatoi, dopo una prestazione che l’ha visto toccare il pallone solamente 26 volte, meno di tutti gli altri giocatori rimasti in campo per tutti e 90 i minuti, senza riuscire mai ad arrivare alla conclusione.
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli