Questa Roma non finisce mai. La vittoria al cardiopalma contro il Lecce ha rappresentato un unicum nella storia romanista, con i giallorossi che per la prima volta in assoluto sono stati in grado di ribaltare uno svantaggio segnando due gol nei minuti di recupero. Una straordinaria prova di forza, cuore e coraggio che non resta isolata come fenomeno estemporaneo, bensì trova una continuità che affonda le sue radici nel nome e cognome di José Mourinho.
In queste due stagioni e mezzo sotto la sua gestione la Roma ha cominciato sempre di più a somigliare, anima e corpo, al proprio allenatore gettando il cuore oltre l’ostacolo e lottando su ogni pallone e centimetro fino al novantesimo e spesso anche oltre. I due gol segnati ai salentini nel recupero dicevamo, non sono un caso isolato.
La Roma quest’anno ha già realizzato 9 centri nell’ultimo quarto d’ora, delle quali ben 3 nell’extra time. In entrambe le voci statistiche, la Roma risulta essere la squadra ad avere il dato più alto dell’intero campionato, a testimonianza di una straordinaria forza di volontà della squadra che comunque fa eco a quella delle precedenti due stagioni.
Tra le migliori vittorie ottenute nel finale, impossibile non citare Roma-Sassuolo del 2021-2022, quando alla millesima panchina di Mourinho in carriera, El Shaarawy realizzò il gol vittoria nei minuti di recupero. Lo scorso anno indimenticabile il pareggio di San Siro contro il Milan, con i giallorossi che sotto di 2 gol all’87’ riuscirono a strappare un pareggio grazie ai gol di Ibanez e Tammy Abraham sempre in ‘ zona Cesarini’. Anche sul fronte europeo la squadra di Mourinho ha regalato ai tifosi emozioni indimenticabili.
Nell’anno dello storico percorso in Conference League la Roma ottenne il passaggio ai quarti di finale della competizione in seguito al pareggio – targato Abraham – realizzato al 90’ nella partita di ritorno allo Stadio Olimpico contro il Vitesse. Nella passata stagione invece, in Europa League, la Roma conquistò la semifinale sconfiggendo e rimontando il Feyenoord nel ritorno dell’Olimpico.
Al 90’ di quella partita il risultato era fermo sull’1-1 che sarebbe costato l’eliminazione in seguito alla sconfitta per 1-0 in Olanda. Ma proprio nel recupero, il gol di Dybala portò la sfida ai tempi supplementari dove poi le reti di El Shaarawy e Pellegrini sancirono la vittoria della Roma.
Una costante quindi nelle annate romaniste di Mourinho che trova conferme importanti anche nell’analisi statistica dei gol. Nel 2021-2022 tra Serie A e Conference League la Roma ha realizzato ben 24 reti nell’ultimo quarto d’ora di gioco, mentre nella passata stagione i gol segnati in quell’arco temporale sono stati 18. Con i 9 realizzati in queste prime 11 giornate i centri negli ultimi 15 minuti di gioco sotto la gestione di Mourinho sono stati 51 in appena due stagioni e mezzo tra Serie A e Coppe europee. (…)
FONTE: Il Romanista – D. Fidanza