Era suo l’ultimo gol romanista in un derby, prima che l’inzuccata di Mancini rimettesse ‘la chiesa al centro del villaggio’: Lorenzo Pellegrini ci ha riprovato, di nuovo su calcio di punizione, tentando di replicare quella perfetta traiettoria che valse il 3-0 il 20 marzo 2022. (…) Del resto non serve il gol a certificare l’ottima prestazione del Capitano, sempre nel vivo del gioco, sempre pronto a dare manforte in fase difensiva, come testimoniano i 7 recuperi effettuati sabato: tra i giallorossi, soltanto Cristante e Celik, con 8 ciascuno, hanno fatto meglio.
Non solo qualità, quindi, da parte del numero 7. Perché, al netto delle straordinarie doti tecniche, Lorenzo all’occorrenza sa indossare l’elmetto per battagliare in mezzo al campo. Se la percentuale di passaggi riusciti del 71% è inferiore rispetto al solito, tutti gli altri numeri raccontano una partita di sacrificio e grande intelligenza tattica: 15 passaggi riusciti, 10 palloni giocati in avanti con successo (a dimostrazione della verticalità che Lorenzo è in grado di dare alla squadra), 3 passaggi chiave e 3 occasioni da gol. (…)
Ma, al netto di tutte le (giuste) considerazioni tecnico-tattiche, la partita di Lorenzo è stata una partita di cuore, nella quale un figlio di Roma, capitano e bandiera come lui non poteva non splendere (…). E alla fine ha potuto esultare con la sua gente lì dove tutto ciò che ha a che fare con la Roma tende a tornare per natura: la Curva Sud.
FONTE: Il Romanista – L. Latini