Pellegrini (…) accusato di essere dietro la doppia «cacciata», ci va giù duro sui particolari dell’esonero di DDR nella conferenza della vigilia della seconda gara di Europa League contro l’Elfsborg.
«La squadra non si aspettava e non voleva l’esonero. Non sono uno da pagliacciate, ma sono abituato a dire la verità. Mi è capitato di dire laverità e quello che pensavo quel giorno. Sono successe altre cose e non è stata richiesta la mia verità. Ho tanta stima per Daniele e per il suo staff. Ma si va avanti perché la Roma è la cosa più importante e va sempre avanti», le parole del capitano della Roma, che hanno un unico destinatario: Lina Souloukou.
La storia è nota, ma ora arriva una conferma ufficiale. Nei giorni precedenti all’avvicendamento in panchina l’ex Ceo ha convocato un gruppo di calciatori per chiedere il parere della squadra su DDR, escludendo però da questa delegazione Pellegrini, Mancini e Paredes, considerati troppo «vicini» al tecnico. (…)
La separazione porta Pellegrini e Mancini a chiedere spiegazioni a presidente e vice e anche Ghisolfi a muoversi in prima persona affinché la dirigente greca non scaricasse su di lui le responsabilità dello scossone. Il ds si rifiuta infatti di mettere la firma su un’intervista in cui lui si sarebbe dovuto assumere la paternità di quanto accaduto, presentando le sue rimostranze sulla vicenda ai proprietari. Da lì poi tutto è sfociato nelle «dimissioni» di Souloukou.
Pellegrini si è anche espresso sul rapporto con la piazza, che l’ha beccato nelle ultime sfide casalinghe: «È sempre il campo che fa dare giudizi e risollevare da momenti brutti. È normale essere criticati se uno ha un momento difficile ma è sempre il campo che aiuta a risolvere i problemi. La fascia da capitano è importante tutti i giorni, io non smetterò mai di far andare bene le cose perla Roma e cercare di aiutare tutti. È importante – ribadisce Pellegrini giocare bene in modo da far cambiare l’idea di chi ti sta fischiando. Non ho da recriminarmi nulla per quanto riguarda il resto».
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FONTE: Il Tempo – F. Biafora