Sarà la stagione della verità. Lorenzo Pellegrini si gioca tutto in dieci mesi: la permanenza alla Roma, o il futuro in un club di alto livello, e la Nazionale. E il suo ultimo anno di contratto con uno stipendio stellare, di quelli che a Trigoria dedicano solo ai top player (in giallorosso guadagna di più soltanto Dybala) (…)
Dal 13 luglio, quando comincerà la preparazione estiva, a giudicarlo ci sarà Gasperini che ha già provato a stimolarlo a parole: «Il gioco del calcio deve essere divertente. Se non sorridi non puoi giocare a calcio. Come i brasiliani che ridono sempre: se un brasiliano è triste, non può giocare a calcio. E quindi anche un giocatore di calcio deve avere sempre un bello spirito, come in tutto lo sport».
Lorenzo è infortunato, si è operato a metà maggio in Finlandia al tendine del retto femorale della coscia destra e quando comincerà il raduno sarà in piena riabilitazione. Ma l’obiettivo è essere a disposizione per fine agosto quando partirà la stagione. Gasp proverà a rivitalizzarlo attraverso gli allenamenti e se la formula dovesse funzionare sa già dove posizionarlo in campo. Sarà un trequartista accanto a uno tra Dybala e Soulé. (…)
Quello di Lorenzo è un ruolo in cui è libero di cercare il gol e impostare l’azione sfruttando al massimo le sue qualità tecniche. Partirà da zero come tutti, il posto non gli sarà assicurato per anzianità o importanza nello spogliatoio. (…) Dunque, Lorenzo ha l’ultima occasione per tornare ad essere il calciatore di una volta, quello che convinse Pinto nel 2021 a rinnovargli il contratto a 6 milioni a stagione e Mourinho a dire: «Se avessi tre Pellegrini, li farei giocare tutti. È un giocatore multifunzionale, si può adattare a diversi ruoli».
Operazione rinascita anche in vista del Mondiale della prossima estate. Qualificazione permettendo. (…) Insomma, riappropriarsi delle redini della sua vita sportiva può regalargli un finale di carriera ad alti livelli. Magari proprio nella Roma, convincendo la proprietà a puntare ancora una volta su lui.
FONTE: Il Messaggero











