Il calcio spiegato dalle statistiche? Anche no. Dalla cartella Opta, l’agenzia regina dei numeri, per presentare Roma-Monza: «La Roma viaggia a una media di due punti a partita con Ndicka in campo in questa serie A, rispetto ai 0,3 senza di lui: una differenza di 1,7 punti a gara, nessuno ha un dato migliore».
Certo, i conti tornano: il difensore ex Eintracht è rimasto in panchina nei primi 3 incontri, in cui la squadra di Mourinho ha fatto solo un punto, e ha giocato tutti i 90’ negli altri 5, quando la Roma ne ha conquistati 10. Ma sulle pagelle del Corriere della Sera è stato bocciato contro il Torino (voto 5: «dormita finale che permette a Zapata di trasformarsi in Paolino Pulici e pareggiare»), il Genoa (4: «particolari colpe sul 3-1») e il Frosinone (5: «la sua fortuna si chiama Cuni, l’albanese del Frosinone»), venendo promosso solo all’esordio nel facilissimo 7-0 sull’Empoli (6,5: «mostra la fisicità con un bel salvataggio di testa e con il duello rusticano con Cancellieri») e nella vittoria a Cagliari (6,5: «la miglior partita con la maglia giallorossa; attento dall’inizio alla fine, mette una pezza anche a un paio di distrazioni di Spinazzola su Nandez»).
Il bello è che la media-punti, con Ndicka in campo, sarebbe ancora più alta calcolando i 2 successi in Europa League, ma lui ha preso 5 con lo Sheriff e 5,5 col Servette. Insomma, il parigino porterà pure fortuna, ma l’impressione è che non sia stato (almeno finora) merito suo…
FONTE: Il Corriere della Sera – M. Perrone
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