La cura non fa (ancora) effetto e Sir Claudio cade a Napoli dove non vince dal 1995. Non serve un mago aveva detto in conferenza stampa ma solo del tempo. Poco dopo l’inizio ha anche fatto da paciere tra Celik ed El Shaarawy che stavano discutendo su chi avesse sbagliato la marcatura su Kvaratskhelia.
Ranieri sa che c’è ancora molto da fare, ma vede il bicchiere mezzo pieno: “Abbiamo fatto degli errori e ne parleremo in settimana con i ragazzi, ma la voglia di riprendere una buona via c’è stata. C’è tanto da lavorare ma sono positivo. Abbiamo giocato contro una squadra che lotta per vincere il campionato e sono soddisfatto della prestazione“.
Altra prova incolore per Pellegrini che è partito titolare ma non è rientrato in campo nel secondo tempo. La reazione chiesta dall’allenatore non c’è stata: “Lorenzo sta attraversando un momento particolare e va aiutato. L’ho tolto perché avevo bisogno di altri giocatori. I calciatori più importanti devono avere la personalità giusta per rafforzare il proprio carattere. Ho trovato una squadra che ha dei problemi e per questo sono stato chiamato. Ho cercato di portare serenità“.
La Roma ha iniziato la partita con la difesa a 4, poi con l’ingresso di Hummels al posto di El Shaarawy è passata a 5: “Ho cambiato perché volevo che la squadra tenesse di più il pallone nella ripresa e così è stato. Nel secondo tempo il Napoli ha avuto meno occasioni per segnare. Questa squadra può giocare sia col 4-4-2 che con il 3-5-2“.
Nel finale è tornato in campo Paulo Dybala dopo le due esclusioni con Union Saint-Gilloise e Bologna. Sabato si è allenato con il gruppo e il piccolo problema muscolare è ormai alle spalle, ma non aveva ancora i novanta minuti nelle gambe. Ora punta a tornare dal 1’ giovedì contro il Tottenham che due giorni fa ha battuto il Manchester City 4-0.
La gestione dei cartellini non è piaciuta al tecnico: “Stasera i nostri sono stati subito ammoniti mentre quelli del Napoli no. Meglio star zitti: altrimenti dicono ‘ha perso e si lamenta‘”.
FONTE: Il Messaggero – D. Aloisi