Domani sera all’Olimpico la Roma torna in campo contro il Genoa, dopo il pareggio sofferto di Bologna. Una partita cruciale per i giallorossi, chiamati a dimostrare maturità tattica e solidità mentale dopo la prestazione altalenante del Dall’Ara. “Sicuramente, con un centrocampo a tre siamo più pragmatici”, ha spiegato Claudio Ranieri alla vigilia, quasi anticipando un possibile cambio di formazione. Dentro Pisilli, fuori Pellegrini.
Il capitano resta sul mercato. Il suo agente prosegue la ricerca di una sistemazione (e di un’offerta) per il suo assistito: “Non credo che se ne vada, ma è una mia considerazione – specifica Ranieri – Se dovesse arrivare un’offerta di una squadra e lui volesse andare allora faremo le nostre considerazioni”.
Altrettanto chiaro è il suo giudizio su Soulé: “Io credo molto nel ragazzo, credo sia un giocatore per il futuro della Roma. Sta migliorando sotto l’aspetto pratico, di toccare meno la palla. Sicuramente resta con noi perché io credo molto in lui e avrà l’occasione per dimostrarlo“.
Spostandosi sugli equilibri interni, l’allenatore giallorosso chiarisce le sue scelte tra Baldanzi e l’argentino, rimasto in panchina nelle ultime quattro uscite dei giallorossi: “Lo sto preferendo a Soulé perché ha fatto i sei mesi di adattamento l’anno scorso. È un ragazzo che tengo molto in considerazione“.
Il mercato della Roma continua a tenere banco, tra i possibili acquisti di Frattesi e Rensch e le uscite. Ma sull’argomento Ranieri è categorico: “Non parlo di mercato e tanto meno di giocatori che escono sui giornali. Cerco un giocatore da Roma, cerco di non sbagliare il giocatore per la Roma di quest’anno e per quella che verrà. Cerco un esterno che possa giocare a tre o a quattro, che possa attaccare e difendere e giocare sia a destra che a sinistra“.
Che tradotto significa: se qualcuno voleva suggerimenti, è pregato di cercarli altrove: “Il mio obiettivo è di giocare partita dopo partita – aggiunge l’allenatore giallorosso – non ho mai preso in giro i tifosi nella mia carriera e non voglio promettere traguardi che poi non riusciamo a realizzare. Ci interessano tutte le competizioni e poi vedremo. Se gli altri saranno più furbi, scaltri e forti di noi, gli faremo i complimenti. Noi ci stiamo attrezzando per essere competitivi”.
FONTE: La Repubblica – M. Juric
