L’Olimpico c’è, la Roma pure ma non è ancora completa e Mourinho – che oggi torna a parlare in conferenza stampa – lo sa, dal giorno in cui si è rotto Abraham, ultima giornata dello scorso campionato. Sono passati più di due mesi eppure lì davanti c’era e c’è sempre il solo Belotti. Era noto come per il via sarebbero mancati all’appello Dybala e Pellegrini e partire con l’handicap non è il massimo per Mou, che quest’anno ha il compito di riportare la Roma in Champions, al suo terzo – e forse ultimo – tentativo. Mourinho guiderà le operazioni dall’alto, e si sapeva anche questo (tornerà sulla panchina giallorossa soltanto alla terza giornata contro il Milan, a causa dei 10 giorni di squalifica in seguito ai provvedimenti presi dopo le vicende con l’arbitro Chiffi), non ci saranno nemmeno i suoi collaboratori Foti, Santos e Salzarulo.
In panchina, il braccio dello Special, come per tutta l’estate, sarà Rapetti, che di mestiere fa il preparatore atletico ma ad Albufeira ha preso in mano la bacchetta di comando, calandosi perfettamente nel ruolo, alzando spesso la voce con i calciatori. Per la lista ufficiale, col patentino di prima categoria, è stato scelto Bruno Conti, amato dal pubblico giallorosso, che sogna di partire con una vittoria contro la Salernitana. Una scelta obbligata e di cuore da parte della società, un’operazione che abbraccia sentimenti popolari.
Bruno c’è sempre se si tratta di aiutare la Roma, lo ricordiamo quando accettò di sedersi sulla panchina giallorossa nella infelice stagione 2004-2005, cominciata con Rudi Voeller al comando (che ha sostituito Prandelli poco prima dell’inizio del campionato), e terminata proprio con Marazico (dopo le esperienze negative di Sella e Delneri), che ha salvato la Roma dalla serie B grazie a un gol di Cassano a Bergamo alla penultima giornata dopo un interim cominciato il 14 marzo e terminato il 30 giugno 2005, con un Roma-Chievo finito 0-0: in quell’anno, oltre la salvezza, Bruno ha portato la Roma in finale di coppa Italia e l’ha lasciata Coppa Uefa.
Conti poi è quello che, di lì a poco, ha scelto e convinto Luciano Spalletti a venire a Roma e con il tecnico toscano si dimenticò in un attimo quella precedente e mediocre stagione. “Mi è stato chiesto di essere di supporto e io non vedo l’ora di poter dare il mio contributo. In uno stadio pieno spero di portare ancora più entusiasmo, in un momento in cui la panchina dovrà sopportare diverse assenze, su tutte quella di José. Ringrazio i Friedkin per questa opportunità, ce la metterò tuttala famiglia. Grazie anche Mourinho. Quando la Roma chiama è impossibile non rispondere. Sentire il nostro pubblico alle spalle so già che sarà bellissimo”, le parole di Conti.
“Sono io che ringrazio lui per le emozioni che mi ha restituito. Ci darà una spinta in più”, quelle di Mou. Che ha già in testa la formazione che domani (ore 18,30, previsti più di 30 gradi) affronterà la Salernitana. Dei nuovi vedremo sicuramente Aouar e Kristensen, mentre Llorente dovrebbe essere preferito a Ndicka (l’altro dubbio è a sinistra, dove Spinazzola sfida Zalewski). Mourinho ha a disposizione Paredes e Sanches, arrivati solo a Ferragosto. L’altra novità, ma fino a un certo punto, è il 3-5-2. ElSha sarà al fianco di Belotti. Servono i gol. Che lo scorso anno sono mancati.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/maglie-2023-2024/as-roma-uscita-la-maglia-per-la-nuova-stagione/